Pescia, San Michele fucina di aggregazione: «L’inclusività è la nostra forza»
Dopo il 3° posto nel 2022 il rione gialloverde cerca il successo che manca da quattro anni
Pescia L’anno scorso fu terzo posto ma quest’anno la voglia di alzare il palio al cielo è davvero tanta per il rione San Michele, i cui confini si estendono da “fondo piazza” fino al semaforo degli Alberghi. Fondo piazza è il lato sud di piazza Mazzini, dove ha sede il Comune, che per statuto è e deve sempre restare neutrale. Fondato il 6 luglio del 1981, San Michele con i suoi otto successi scritti nell’albo d’oro, potrebbe costituire quest’anno la sorpresa che nessuno si aspetta.
I gialloverdi, guidati dal trio costituito dalla presidente Serena Fantozzi e dai vicepresidenti Eleonora Massari e Matteo Molini, schierano per la linea di tiro arcieri di provata esperienza come Gabriele Ghera, Davide Inzaina, che è anche capitano, Maria Paola Massari, Gino Landi e lo stesso Matteo Molini, che racchiude quindi nelle sue mani sia un ruolo dirigenziale che il difficile compito di centrare i bersagli. Fra questi 5 tiratori scelti con l’arco, verranno scelti i 4 titolari e la riserva che potranno dare al popolo di San Michele quella gioia che manca dal 2019, quando l’affermazione gialloverde andò a bissare quella dell’anno precedente.
Dopo questi due lampi di luce, arrivò poi il periodo cupo della pandemia che cristallizzò il mondo bloccando soprattutto quella socialità che è alla base della vita rionale. In quel biennio cupo, in molti si chiusero in se stessi, allontanandosi dall’atmosfera del palio. Merito della dirigenza del rione San Michele, è stato innanzi tutto quello di aver tenuto cuciti strettamente i rapporti fra i vari rionali, evitando così di disperdere una tradizione che è l’anima della città. Il grande successo della cena che si è tenuta nella storica sede gialloverde ne è stata del resto la prova: seduti ai tavoli, dislocati in tutti gli ambienti adiacenti alla chiesa di San Michele, c’erano davvero moltissime persone, con una presenza di giovani e giovanissimi che non può che far ben sperare per il futuro.
A coordinare i lavori in cucina, il capo cuoco Lidio Maraviglia, contornato dalle tantissime volontarie del rione che si sono fatte davvero in quattro per dar vita a una serata indimenticabile. Oltre agli arcieri, che costituiscono le “truppe scelte “di ciascun rione, San Michele può annoverare anche un gruppo di 12 sbandieratori, uno di oltre 30 fra musici e chiarine e, novità di quest’anno, anche due giovani “spadari” che stanno facendo esperienza.
Ma qual’è in definitiva il collante che tiene unita questa grande famiglia gialloverde che freme dalla voglia di tornare a vincere? Lo spiega la vicepresidente Eleonora Massari: «La caratteristica che anima da sempre il rione San Michele è quella dell’inclusività. Da noi tutti, a prescindere dalle loro condizioni fisiche, possono contribuire alla vita del rione. Le nostre iniziative sono sempre una festa perché sono sempre motivate dalla voglia di stare insieme. Da noi, nessuno si sente solo».
Fra gli eventi targati San Michele, da ricordare la Festa della Castagna, che si celebra a cavallo fra le ultime settimane di ottobre e la prima di novembre. A questa festa è poi abbinato un concorso di disegno, che ha per tema appunto la rappresentazione delle castagne, che vede impegnati i bambini delle materne e i giovani studenti delle elementari.
Quest’anno poi il rione ha promosso, insieme al liceo Lorenzini di Pescia e al circolo degli scacchi di Montecatini, il primo torneo di scacchi in abito medioevale. Un evento davvero unico, benedetto anche da don Valerio Mignani, parroco di alcune parrocchie pesciatine fra cui San Michele. Per l’occasione nel conservatorio di San Michele don Valerio ha anche provveduto alla benedizione dei giovani rionali.l
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