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Pescia, il sindaco si insedia a Palazzo del Vicario: «Non sarò un uomo solo al comando»

di Maria Salerno
Pescia, il sindaco si insedia a Palazzo del Vicario: «Non sarò un uomo solo al comando»

Franchi sull’astensionismo: «Se ci si disaffeziona la politica ci mette del suo e allora va riconquistata la fiducia di tutti i cittadini: questo è il nostro impegno»

31 maggio 2023
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PESCIA. «È successo». Sono queste le prime parole pronunciate, ieri mattina, da Riccardo Franchi nel suo discorso ufficiale di insediamento a Palazzo del Vicario. L’ex sindaco di Uzzano ha sfidato i pronostici che lo davano perdente già al primo turno, diventando primo cittadino di una cittadina in cui ha fatto saltare tutti gli schemi di riferimento politico. Tanto che mentre il neo proclamato primo cittadino ringrazia chi lo ha votato, chi non lo ha votato, gli avversari politici e anche chi non ha votato affatto dichiarandosi “il sindaco di tutti”, sui social (e non solo) è tutto un fuoco incrociato di accuse a distanza tra chi ha scelto di non votare e chi “votando contro” (sottinteso il sindaco uscente Oreste Giurlani) avrebbe favorito la vittoria del Pd, che invece è andato ko ai ballottaggi a Siena, Pisa e Massa, perduti per la seconda volta di fila a favore di candidati del centrodestra. «Ma quando il cittadino si disaffeziona alla politica vuol dire che la politica ci mette del suo – sottolinea Franchi alludendo agli astensionisti – e allora va riconquistata la fiducia di tutti i cittadini, nessuno escluso e questo è il nostro impegno». Franchi ringrazia chi lo ha preceduto, amministrando negli ultimi dieci anni, ovvero Oreste Giurlani, ma allo stesso tempo evidenzia che «oggi si cambia, oggi si dà una svolta, oggi si scrive una storia tutta nuova per Pescia». Franchi evidenzia anche la modalità con cui intende farsi portatore di questo cambiamento: «portando rispetto ai cittadini, con sobrietà, in modo molto semplice e normale perché Pescia ha bisogno di normalità» e soprattutto di invertire una tendenza «a Pescia le persone erano abituate ad ascoltare, adesso cominceranno ad essere ascoltate».

Franchi sa che lo attende un impegno “molto gravoso, ma questo non lo spaventa” dice e soprattutto promette di dire sempre alla cittadinanza come stanno le cose, anche quando le cose non staranno bene perché sarà banale, ma la sincerità paga sempre. Un lunghissimo applauso al termine del suo discorso, il sindaco cita il secondo tragico Fantozzi: "92 minuti di applausi", suscitando l'ilarità tra i presenti e infine coglie l’occasione per ribadire quello che aveva già dichiarato pochi minuti dopo il risultato elettorale: «per amministrare Pescia non ci vuole un uomo solo al comando e io non sarò un uomo solo al comando, ma sarò accompagnato dalla mia squadra per il rilancio di un’intera comunità». Inutile dire che le aspettative della cittadinanza sono alte, così come le attestazioni di stima e fiducia nei riguardi dell'uomo che da poco ha indossato la fascia da sindaco. C’è chi semplicemente gli augura buon lavoro; chi lo invita a “non chiudersi nel Palazzo”; chi a portare onorevolmente quella fascia come prima di lui hanno fatto personaggi come Ferruccio Tongiorgi, Rolando Anzilotti, Umberto Incerpi, Nilo Silvestri, «che seppero essere punto di riferimento per Pescia, ma anche per l'intera Valdinievole». E nemmeno a dirlo è già partito il toto-assessori. Già nei prossimi giorni sapremo chi, affiancherà il sindaco, nella gestione dell’amministrazione. L’auspicio diffuso è “che si tratti di figure di garanzia”, "possibilmente tecnici" azzarda qualcuno, ma “non i soliti noti” esorta qualcun altro. Il sindaco si congeda, basta festeggiamenti, è ora di mettersi al lavoro.


 

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