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Panapesca, sospeso lo sciopero: il 7 ottobre incontro in prefettura

di Giancarlo Fioretti
Il presidio dei lavoratori appena sospeso (foto Nucci)
Il presidio dei lavoratori appena sospeso (foto Nucci)

I lavoratori tornano al lavoro ma si astengono dagli straordinari

05 ottobre 2022
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MASSA E COZZILE. Primo giorno di lavoro per i lavoratori del comparto della logistica della Panapesca dopo 8 giorni di sciopero. A sbloccare la situazione è stata la convocazione in prefettura per venerdì 7 settembre dell’azienda e di una rappresentanza di lavoratori in sciopero, la cui protesta è stata assistita in questi giorni dal sindacato Si Cobas. I lavoratori, circa una ventina su 25 addetti alla logistica, proseguiranno tuttavia la loro protesta anche nei giorni che li separano dall’incontro, con l’astensione dal lavoro straordinario.

La retribuzione degli straordinari e il loro stesso riconoscimento sono poi in definitiva uno dei punti su cui la dirigenza di Panapesca e il Si Cobas sono più lontani. L’azienda infatti, in virtù di accordi precedentemente firmati dai lavoratori della logistica prima del loro approdo al sindacato Si Cobas, applica il meccanismo comunemente detto “banca delle ore”, che consente di computare in un unica sommatoria tutte le ore lavorate a prescindere della loro effettiva collocazione temporale. Questo meccanismo, peraltro adottato da molte realtà industriali e approvato dalla maggior parte delle sigle sindacali, viene però contestato radicalmente dagli scioperanti che, appoggiati dal Si Cobas che non riconosce la minima dignità a questo strumento. L’astensione dagli straordinari, potrebbe costituire un problema non da poco poiché, durante i giorni di sciopero, il lavoro da smaltire è per forza di cose cresciuto e senza uno sforzo supplementare non sarà possibile espletarlo a breve.

«Il messaggio che intendiamo veicolare – fa presente sarah Cordeiro del Si Cobas che ha seguito lo sciopero sin dal primo giorno – è che lo sciopero non è morto ma soltanto sospeso e che i lavoratori non intendono lasciare per strada i loro diritti». Fra i vari diritti che l’azienda avrebbe violato, sempre secondo il Si Cobas, è il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità maturati dai lavoratori prima della loro internalizzazione in Panapesca, che ha provveduto ad assumerli direttamente tre anni fa. «Quando ci fu il passaggio di questi dipendenti della logistica – prosegue Sarah Cordeiro – dal consorzio Farum, che era fallito direttamente all’azienda, tutti senza distinzione hanno perso i loro scatti di anzianità e con questi buona parte della loro retribuzione. L’azienda, al momento dell’assunzione, fece firmare loro degli accordi di conciliazione che, a parere nostro, hanno determinato questa situazione». Totalmente divergente è invece la posizione dell’azienda che, in più di un’occasione, ha ribadito il suo fermo proposito a non voler tornare sopra agli accordi di conciliazione precedentemente firmati. La direzione della Panapesca si recherà comunque all’incontro in prefettura, per questioni di rispetto istituzionale, ma non certo per aprire un tavolo di confronto con gli scioperanti. D’altro canto, la prefettura di Pistoia è stata indotta a intervenire poiché la situazione dell’ordine pubblico stava letteralmente scappando di mano.

Dopo alcuni tentativi di blocco dei camion in entrata e in uscita dall’azienda messo in atto dagli scioperanti la scorsa settimana, lunedì scorso un altro tentativo di blocco ha fatto surriscaldare gli animi anche con gli altri dipendenti dell’azienda, inducendo la prefettura ad adoperarsi per aprire un confronto.

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