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Un museo-archivio “visionario” Ecco la rivoluzione per il Mu.bi

Giancarlo Fioretti
Un museo-archivio “visionario” Ecco la rivoluzione per il  Mu.bi

L’assessora Sinimberghi: «Vogliamo realizzare una struttura multimediale»

07 agosto 2022
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MONSUMMANO.  Il Comune di Monsummano parteciperà al bando del ministero della cultura, in scadenza il prossimo 12 agosto, per fare del Museo civico (Mu.bi) una struttura multimediale fruibile anche ai portatori di handicap. Il progetto presentato prevede una spesa di 209.000 euro, interamente stanziati dal ministero in caso di approvazione.

« La nostra partecipazione – afferma l’assessora alla cultura Elena Sinimberghi – è finalizzata a fare del Mu.bi un centro di eccellenza per la sua fruizione attraverso i supporti tecnologici. Le barriere architettoniche sono state già ridotte o abbattute del tutto già da tempo. Il museo è infatti dotato di pedane e ascensori che consentono a tutti di poterlo visitare, dal piano terra fino al secondo piano».

Situata nello storico edificio dell’ex Osteria del Pellegrino, rifugio dei viandanti lungo la via Francigena, la struttura museale monsummanese racchiude, in un’unica sede, i suoi spazi espositivi, la biblioteca nonchè l’archivio civico.

« Ed è proprio partendo dall’archivio – fa notare l’assessora – che intendiamo dare un assetto diverso a tutti gli spazi museali. Il nostro archivio storico è un’eccellenza in tutta la provincia di Pistoia. Per questo nel nostro progetto si propone un suo riassetto complessivo».

Per rendere però questa mole di informazioni accessibili e fruibili anche ai portatori di handicap visivo, è stato proposto il posizionamento di apposite piattaforme digitali in alfabeto breil.

Anche il punto informazioni verrà coinvolto in questo rinnovamento complessivo, visto che il progetto presentato prevede una sua trasformazione totale in chiave digitale, con un’interazione tuttavia costante e continua con il personale addetto.

Altra rivoluzione interesserà il sito internet del museo.

« Non si tratterà di un sito statico – prosegue Elena Sinimberghi – bensì dinamico, e di supporto a tutte quelle attività e associazioni che ruotano intorno al museo. Penso, ad esempio agli astrofili, che lavorano con noi per creare a Monsummano un clima culturale sempre più interessante».

Altro asso nella manica per poter accedere al finanziamento ministeriale, è l’inserimento del museo in una rete culturale che coinvolge anche l’Università di Firenze.

« Per noi questa collaborazione vuol dire tantissimo perché ci connette con una delle più grandi istituzioni del nostro paese, con la quale abbiamo stabilito un protocollo d’intesa che ci ha già consentito di allestire esposizioni di altissimo livello. Anche grazie a questa partnership, il prossimo 27 settembre partirà la summer school a Montevettolini. Inoltre l’ateneo fiorentino ci aiuterà a pubblicare gran parte degli atti del museo che, lo ricordo, è anche biblioteca».

Altre collaborazioni importanti sono in procinto di realizzarsi con l’Istituto storico lucchese e con la rivista Caffè storico. Entrambe le realtà hanno infatti aderito alla sponsorizzazione del progetto che vuol fare del Mu.bi un museo multimediale a 360 gradi.

« Altro aspetto inserito nel progetto che ci accingiamo a presentare – conclude l’assessora alla Cultura – è la formazione di personale in grado di consentire all’utenza di poter far funzionare le nuove dotazioni tecnologiche».

E conclude: «Il versante umano è infatti imprescindibile di fronte a una progettualità come questa che si propone di includere un numero crescente di persone nell’approccio a un museo che non deve avere più barriere di nessun tipo».


 

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