Daniele, atleta di 85 anni che si mette al collo ancora medaglie d’oro
Ex insegnante, ha fatto quattro gare in tre giorni
BORGO A BUGGIANO. I primi di giugno a Grosseto si sono tenuti i Campionati italiani individuali master over 35 di atletica leggera, circa 1200 iscritti, tra questi, hanno partecipato per l’atletica della società borghigiana Ornella Forti, classe 1956, Lorenzo Ferraro, classe 1978 e Daniele Lotti, classe 1937.
Grandissimi risultati per tutti, in particolar modo per il master più “anziano” o per meglio dire, con più esperienza. Daniele Lotti, l’ottuagenario, ha disputato 4 gare in 3 giorni: lancio del peso, lancio del disco, lancio del martello e lancio del martellone con maniglia. In queste due ultime discipline si è aggiudicato il titolo di campione italiano con un lancio di 20.30 metri nel martello, una delle sue migliori misure e con 7.44 metri nel lancio con maniglia. Lotti è nato a Borgo a Buggiano il primo maggio 1937, è stato docente di educazione fisica e lo sport è la sua vita. «Sono tornato lunedì 27 da Faenza, - racconta Lotti - dove ho fatto il pentathlon di lanci e sono arrivato secondo». Si tratta di una disciplina dell’atletica leggera che si trova nella categoria delle prove multiple e consiste in cinque diverse gare: getto del peso, lancio del disco, lancio del martello e lancio del giavellotto con l’aggiunta del lancio del martello con maniglia corta.
Questa specialità è inserita nel programma dei Campionati del mondo master di atletica leggera ed è ufficialmente riconosciuta dalla World Masters Athletics che ne omologa i record mondiali. Il pluricampione italiano, pratica sport fin dall’età di 10 anni, dal calcio all’atletica. Infatti, inizia la sua carriera sportiva a Castelnuovo Garfagnana: «Ci siamo trasferiti là, perché il mio babbo è stato preside al liceo scientifico, andavo a scuola e il pomeriggio giocavo a calcio. Parlavano di Pallone d’Oro perché feci un gol e si vinse la partita, era il 1961. Però, non andavo male neppure nella maratona». Il nonno super sprint borghigiano ha due lauree e un’ottima memoria: «Il 3 luglio 1964 mi laureai in spagnolo mentre nel 1969 mi diplomai in educazione fisica. L’anno dopo, vinsi il concorso e cominciai il mio lavoro di docente di ruolo in una scuola ad Altopascio». Tutti i giorni, si allena al campo sportivo Benedetti di Borgo a Buggiano, anche solo per una camminata e i fine settimana gira l’Italia per le competizioni. «Le mie giornate si svolgono al campo o in palestra, circa un’ora e mezzo di sport. – racconta - Solitamente, in palestra faccio rafforzamenti ed esercizi di tecnica per i lanci. Verso l’ora di pranzo vado a mangiare al bar e poi torno a casa». Simpatico, carismatico, espone il suo lungo e ricco palmares. «Ho fatto anche le maratone, 4 volte la 100 chilometri del Passatore Faenza-Firenze, poi 3 volte in cima all’Abetone. Ho fatto gli Europei e quattro Mondiali sono stato classificato ma sono un po’ indietro». Daniele è decisamente l’esempio di come lo sport aiuta nella vita e nella salute. l