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Borgo a Buggiano

Daniele, atleta di 85 anni che si mette al collo ancora medaglie d’oro

Annalisa Ercolini
Una bella foto dell’atleta ottantenne con le medaglie conquistate di recente nel lancio del peso, del disco e del martello
Una bella foto dell’atleta ottantenne con le medaglie conquistate di recente nel lancio del peso, del disco e del martello

Ex insegnante, ha fatto quattro gare in tre giorni

29 giugno 2022
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BORGO A BUGGIANO. I primi di giugno a Grosseto si sono tenuti i Campionati italiani individuali master over 35 di atletica leggera, circa 1200 iscritti, tra questi, hanno partecipato per l’atletica della società borghigiana Ornella Forti, classe 1956, Lorenzo Ferraro, classe 1978 e Daniele Lotti, classe 1937.

Grandissimi risultati per tutti, in particolar modo per il master più “anziano” o per meglio dire, con più esperienza. Daniele Lotti, l’ottuagenario, ha disputato 4 gare in 3 giorni: lancio del peso, lancio del disco, lancio del martello e lancio del martellone con maniglia. In queste due ultime discipline si è aggiudicato il titolo di campione italiano con un lancio di 20.30 metri nel martello, una delle sue migliori misure e con 7.44 metri nel lancio con maniglia. Lotti è nato a Borgo a Buggiano il primo maggio 1937, è stato docente di educazione fisica e lo sport è la sua vita. «Sono tornato lunedì 27 da Faenza, - racconta Lotti - dove ho fatto il pentathlon di lanci e sono arrivato secondo». Si tratta di una disciplina dell’atletica leggera che si trova nella categoria delle prove multiple e consiste in cinque diverse gare: getto del peso, lancio del disco, lancio del martello e lancio del giavellotto con l’aggiunta del lancio del martello con maniglia corta.

Questa specialità è inserita nel programma dei Campionati del mondo master di atletica leggera ed è ufficialmente riconosciuta dalla World Masters Athletics che ne omologa i record mondiali. Il pluricampione italiano, pratica sport fin dall’età di 10 anni, dal calcio all’atletica. Infatti, inizia la sua carriera sportiva a Castelnuovo Garfagnana: «Ci siamo trasferiti là, perché il mio babbo è stato preside al liceo scientifico, andavo a scuola e il pomeriggio giocavo a calcio. Parlavano di Pallone d’Oro perché feci un gol e si vinse la partita, era il 1961. Però, non andavo male neppure nella maratona». Il nonno super sprint borghigiano ha due lauree e un’ottima memoria: «Il 3 luglio 1964 mi laureai in spagnolo mentre nel 1969 mi diplomai in educazione fisica. L’anno dopo, vinsi il concorso e cominciai il mio lavoro di docente di ruolo in una scuola ad Altopascio». Tutti i giorni, si allena al campo sportivo Benedetti di Borgo a Buggiano, anche solo per una camminata e i fine settimana gira l’Italia per le competizioni. «Le mie giornate si svolgono al campo o in palestra, circa un’ora e mezzo di sport. – racconta - Solitamente, in palestra faccio rafforzamenti ed esercizi di tecnica per i lanci. Verso l’ora di pranzo vado a mangiare al bar e poi torno a casa». Simpatico, carismatico, espone il suo lungo e ricco palmares. «Ho fatto anche le maratone, 4 volte la 100 chilometri del Passatore Faenza-Firenze, poi 3 volte in cima all’Abetone. Ho fatto gli Europei e quattro Mondiali sono stato classificato ma sono un po’ indietro». Daniele è decisamente l’esempio di come lo sport aiuta nella vita e nella salute. l


 

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