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«Soffriamo troppo di fragilità, ma vedo ancora positivo»

Luca Santoni
«Soffriamo troppo di fragilità, ma vedo ancora positivo»

Il mister Baldini: «Quando c’è un episodio negativo tendiamo a perderci» «Rispetto all’andata la squadra ha fatto un solo punto in meno, c’è margine»

19 febbraio 2019
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«Dobbiamo cercare di pensare sempre in maniera positiva». Dopo la sconfitta di Olbia, Silvio Baldini dà la sua ricetta per uscire fuori dal periodo negativo. La squadra è chiamata ad uno scatto, una maturazione soprattutto mentale, per evitare nuovi scivoloni. L'importante è non farsi demoralizzare dalle difficoltà.

«Attualmente - fa notare Baldini - abbiamo un solo punto in meno rispetto all'andata. Se dovessimo vincere domenica, ne avremmo uno in più. Cerco di vederla sotto quest'ottica. Da un altro punto di vista, soffriamo di fragilità. Ogni volta che durante le partite abbiamo un episodio negativo, soccombiamo e per noi diventa difficile. Mercoledì avevamo fatto una grande partita contro il Piacenza. A Olbia siamo passati in vantaggio, avevamo tutto per tornare a casa con un risultato positivo, ma nel secondo tempo siamo andati in difficoltà. Sul 2-1 abbiamo preso anche un incrocio dei pali, poi loro ci hanno fatto il terzo gol a tempo ormai scaduto. Al di là di questo però a darmi fastidio è questa fragilità. Per vincere e fare qualcosa d'importante, la cosa primaria è proprio la forza mentale.

Se può aver influito lo sforzo di aver giocato ogni tre giorni? Si possono fare mille discorsi. Nel riscaldamento pre-partita ad esempio si è fatto male Latte Lath, poi nel secondo tempo è stato meglio ed è potuto entrare. Cosa dovremmo dire, che siamo sfortunati? Se ragioniamo così però non andiamo avanti. Non bisogna nascondersi. Dobbiamo lavorare sui nostri difetti, ma soprattutto è fondamentale superare questa fragilità. Finché siamo squadra e rimaniamo compatti, difficilmente facciamo male. Quando, invece, ci sfilacciamo, per gli avversari è tutto più facile». La Carrarese sta attraversando un periodo difficile. La situazione è tutt'altro che irreparabile, ma preoccupa soprattutto il trend del breve-medio termine. Ad Olbia la Carrarese ha infilato il secondo stop consecutivo, il quarto in cinque partite, durante le quali ha incassato dieci gol e segnato solo quattro volte. In questo momento però è troppo facile criticare la Carrarese. Serve un po' di fiducia, un minimo di ottimismo. Gli azzurri sono sesti; non si trovano in zona retrocessione. E' vero che la classifica è bugiarda, per i tanti recuperi che dovranno essere effettuati, ma la stagione della Carrarese resta ancora tutta da vivere. Ci sono tanti punti in palio e occasioni di riscatto. Probabilmente qualche errore di valutazione nel corso della stagione è stato commesso.

Anche il fattore stadio può aver influito in minima parte. Forse si è sbagliato qualcosa durante il mercato estivo. Forse sarebbe stato necessario qualche rinforzo in più durante il mercato di riparazione. I tanti infortuni hanno influito, soprattutto il primo: quello di Murolo a settembre. A parte Tavano, Caccavallo e in parte Piscopo, gli score individuali delle punte per adesso non sono stati esaltanti. Forse a gennaio sarebbe servito un centravanti capace di concretizzare i tanti cross della squadra. Col senno di poi è tutto facile. In questo momento non serve a nulla fare processi. La squadra deve tenere duro, rialzarsi e finire al meglio il campionato, nel frattempo recuperare più infortunati possibili e giocarsi tutto ai play-off. A bocce ferme poi servirà un'analisi, capire cosa ha funzionato, cosa no e insieme a Silvio Baldini ripartire ancora più forti. Finché ci sarà un tecnico come Baldini e finché ci sarà questa società, il futuro resta azzurro. —

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