Il Tirreno

Lutto

Carrara, il Rotary piange l’ingegner Facchini: navigò sulle più importanti navi della Marina Militare


	L'ingegner Osvaldo Facchinetti
L'ingegner Osvaldo Facchinetti

Manager di alto livello nella difesa, era molto stimato e apprezzato: «Persona squisita, un vero gentleman»

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CARRARA. Una folla commossa si è stretta attorno alla famiglia dell’ingegner Osvaldo Facchinetti nel dargli l’ultimo saluto. Le sue esequie si sono celebrate alla Santissima Annunziata di Marina di Carrara in un’atmosfera di profondo dolore, per la sua improvvisa scomparsa che ha lasciato amici e conoscenti nello sconforto più profondo. Costernazione e sgomento i sentimenti più condivisi, che non impediscono ai soci del Rotary Club di Carrara e Massa di ricordare la sua figura, assai apprezzata, sia per le qualità umane che professionali.

Nato a Torino, dopo il liceo classico di Carmagnola, entrò all’Accademia Navale di Livorno, da cui uscì ufficiale della Marina Militare con laurea in Ingegneria elettronica all’Università di Pisa. Una carriera da primo della classe: maturità classica con 60/60 e primo del suo corso a Livorno. Specializzatosi nel campo dei calcolatori, navigò sulle più importanti navi della Marina Militare italiana, assumendo incarichi rilevanti come, per esempio, in ambito di difesa missilistica.

Transitato in ambito civile, ha poi ricoperto il ruolo di manager in aziende di primaria importanza nel settore della difesa, cominciando dalla società Marconi di Genova, per approdare poi alla Intermarine. Divenuto direttore del business development, ha conseguito molti risultati di rilevanza economica e crescita per l’azienda, operando a diretto contatto con le Marine Militari più prestigiose del mondo.

Grande sportivo, coltivava l’amicizia con animo leale e sensibilità. I soci del Rotary lo ricordano per il profondo attaccamento al Club, per il quale aveva ssunto negli anni, più incarichi direttivi. «Persona squisita e assai signorile. Vero gentleman», spiegano dal Club. Marito esemplare, era sposato con Anna Maria, professoressa di lettere, e padre di Giulia che da poco gli aveva dato una splendida nipote.
 

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