Il Tirreno

Violenza sugli animali

Orrore in Lunigiana, cuccioli di cinghiale travolti e torturati per gioco: due giovani denunciati

di Gabriele Buffoni

	Due momenti del video choc: l'auto prima d'investire un cinghiale e le torture sul cucciolo 
Due momenti del video choc: l'auto prima d'investire un cinghiale e le torture sul cucciolo 

Le immagini del video, in cui si sentono le risate mentre colpiscono gli animali, sono finite nelle mani dell’Lndc Animal Protection: «Atto brutale, non una bravata». Chiesta l'identificazione dei responsabili

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LUNIGIANA. L’associazione Lndc Animal Protection ha presentato denuncia alla Procura di Massa contro due giovani uomini che, a bordo di un’auto mentre si trovavano in Lunigiana, hanno prima investito deliberatamente e poi seviziato dei cuccioli di cinghiale. Ridendo e filmando ogni istante. Proprio perché il video è giunto nelle mani dell’associazione – spedito da un cittadino in forma anonima – il gruppo a tutela degli animali ha deciso di muoversi per vie legali. Allegando il filmato come prova insieme a una dettagliata ricostruzione dell’accaduto.

Le terribili immagini

I fotogrammi sono raggelanti. La telecamera inquadra una strada che si snoda tra i boschi della Lunigiana. In mezzo alla via e ai margini della carreggiata una cucciolata di piccoli cinghiali stanno attraversando mentre la mamma è più in alto, sul crinale più scosceso. Troppo lontana anche solo per pensare di intervenire. All’improvviso l’auto a bordo della quale ci sono i due giovani protagonisti del filmato accelera, mirando a investire uno dei cuccioli. E ci riesce. Le risate riempiono l’abitacolo.

L'orrore nel festeggiare la morte dei cinghialini

«Gli abbiamo entrato il figlio, qua c’è pieno di cinghiali». Dopodiché le immagini raccontano quello che diventa un vero e proprio film dell’orrore. Il giovane alla guida apre la portiera, scende, fa qualche passo verso il cucciolo appena investito. Lo afferra per le zampe posteriori. E poi lo scaraventa con forza a terra, sull’asfalto della strada, prima di gettarlo come un sacco dell’immondizia sul sedile posteriore dell’auto. Ma non è finita qui: cerca di afferrare un altro cucciolo, senza riuscirci. Quindi, notando che il primo cinghialotto ormai in fin di vita è ancora in grado di muoversi nell’auto, ripete l’agghiacciante operazione di prima. Una volta, poi ancora.

La violenza contro gli animali come azione sistematica

«Non si tratta di un gesto isolato né di una bravata, ma di un atto di violenza brutale e consapevole ai danni di animali selvatici – commenta Michele Pezone, responsabile dei diritti degli animali della Lndc Animal Protection – chi uccide per divertimento, chi ride mentre infligge dolore, rappresenta un pericolo non solo per gli animali ma per tutta la società». L’associazione attraverso il video ha identificato dettagli rilevanti (tra cui il volto del guidatore e il veicolo) e ha richiesto alla Procura l’identificazione completa dei soggetti coinvolti affinché siano perseguiti per uccisione e maltrattamento di animali. Dichiarandosi pronta a costituirsi parte civile quando si aprirà il procedimento penale. «Non possiamo più tollerare – conclude Pezone – che azioni di questo tipo vengano trattate come casi marginali». 


 

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