Massa, la visita all'ospedale non può essere eseguita ma le presentano lo stesso il ticket da pagare
Odissea burocratica per una paziente al Noa: «Non mollo, è un’ingiustizia»
MASSA. La visita di fatto non è stata eseguita perché la competenza non spettava all’ortopedico del Noa, bensì a un reparto specialistico maxillo-facciale di Cisanello. Ma per quella che è stata una spiegazione di pochi minuti (dopo due mesi di attesa) il ticket da pagare resta lo stesso. Tanto che per farselo annullare si è scatenata un’Odissea burocratica da cui «non sono ancora sicura di riuscire ad uscire indenne». Di una cosa però Giovanna (nome di fantasia per tutelare la privacy della donna), 40enne di Marina di Massa, è sicura: «Non ho intenzione di mollare, quello che ho subito lo ritengo un’ingiustizia. E non penso di essere l’unica: se al mio posto ci fosse stata una persona anziana, magari meno combattiva di me, probabilmente avrebbe subito in silenzio pur con le ristrettezze economiche di un pensionato».
La vicenda
La vicenda risale ai giorni scorsi. Giovanna ha una neoformazione ossea frontale, in pratica un tumore benigno nell’area del volto. Dopo una prima risposta negativa (telefonica) da parte dell’ospedale di Cisanello per poter prendere appuntamento per una visita nel reparto di ortopedia oncologica, consultandosi con il suo medico di base viene indirizzata al reparto di ortopedia del Nuovo ospedale Apuane di Massa. Così prende appuntamento e aspetta. «Dopo due mesi – racconta la donna – arriva finalmente il giorno della visita. Vado in ospedale, mi presento dal medico ma questi subito mi dice che non può effettuare la visita perché non è di sua competenza. Sono rimasta spiazzata, tantopiù che mi ha indirizzato nuovamente all’ospedale di Cisanello, al reparto di chirurgia maxillo-facciale. Per questo gli ho chiesto di scrivermi nero su bianco la motivazione, così da poter prendere appuntamento a Pisa».
Niente visita ma bisogna pagare
Sul foglio quindi l’ortopedico del Noa conferma «che la patologia, pur trattandosi di osso, non è di competenza ortopedica trattandosi di distretto cranico». Niente di più. Ma è qui che sorgono i problemi. «Non avendo fatto alcuna visita ho chiesto di non pagare il ticket di 25 euro. Così sono stata indirizzata dallo stesso medico al Cup, dove dopo aver mandato una richiesta di disdetta – racconta Giovanna – mi hanno detto di tornare dal medico per far cancellare la visita dal programma giornaliero perché altrimenti rischiavo una multa. Ma tornata indietro, con un’ulteriore perdita di tempo, l’ortopedico si è rifiutato di cancellare l’appuntamento perché secondo lui la visita era stata eseguita, dato che mi aveva scritto quelle due righe in cui di fatto afferma che non ha potuto visitarmi. Un paradosso che gli ho fatto notare, ma non c’è stato verso di venirne a capo».
Ora Giovanna rischia così di vedersi recapitare una multa di 40 euro per un ticket di 25 euro non pagato «per una visita che non c’è stata – afferma – ho cercato di rivolgermi anche all’Urp, ma gli uffici erano chiusi e al numero di telefono dedicato nessuno mi ha mai risposto in questi giorni. Ormai per me è diventata una questione di giustizia – conclude – se al mio posto ci fosse stato un anziano in questo labirinto burocratico si sarebbe già perso. E probabilmente avrebbe pagato un ticket non dovuto». L’Asl Toscana nord ovest, contattata dal Tirreno, si riserva di rispondere una volta completate le proprie verifiche sulla vicenda.