Il Tirreno

Il caso

Raid dei vandali a Massa, sfondata un’auto con un masso

di Gabriele Buffoni
La macchina danneggiata e il masso (foto Cuffaro)
La macchina danneggiata e il masso (foto Cuffaro)

La rabbia dei residenti: «Da tempo abbiamo chiesto la videosorveglianza»

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MASSA. Hanno utilizzato una grossa pietra, forse raccolta dal vicino alveo del fiume. Un masso di notevoli dimensioni con cui hanno sfondato il finestrino – lato guidatore – di una Fiat Panda parcheggiata per la notte. Il tutto per rubare, alla fine, soltanto un carica-batterie dal valore di poche decine di euro. L’episodio di vandalismo – l’ennesimo nel circondario – è avvenuto nella notte tra martedì e ieri in via Rotino, zona Crocello. Il risultato è stata la devastazione dell’auto presa di mira da quelli che, secondo i racconti dei residenti, sono gruppi abituali di quell’area che già in passato si sono resi protagonisti di gesti simili.

Cosa è successo

Tutto avviene presumibilmente durante l’ultima nottata. I proprietari dell’auto – una donna di 73 anni e il compagno settantenne – la parcheggiano nel posto macchina lungo la strada prima di rientrare in casa. Quando però stamattina – 5 febbraio – escono per andare a un appuntamento fissato per le 10 a Livorno si trovano davanti la sgradita sorpresa: i vetri del finestrino sono tutti sparsi a terra e sul sedile del passeggero, dove è stata lasciata anche la pesante pietra utilizzata come una sorta di ariete da sfondamento. L’auto, all’interno, è un disastro. Ma a mancare – anche perché non c’era niente di particolarmente prezioso che potesse attirare l’attenzione di ladri professionisti – è soltanto un carica-batterie di un cellulare. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine: sul posto arriva una volante della polizia di Stato per i primi accertamenti e per delineare un quadro dell’accaduto. Ed è agli agenti che la coppia e il vicinato raccontano con toni sempre più preoccupati cosa sta accadendo nella zona ormai da diverso tempo.

Il racconto

«Mesi fa hanno spaccato il muro e hanno cercato di entrare nella cantina dell’abitazione di mia madre – racconta Claudia Costanzo, figlia della 73enne proprietaria dell’auto vandalizzata – e ancora l’edificio porta i segni di quanto accaduto. Che ci facessero danni all’auto è la prima volta, ma gli episodi sono stati vari. E non hanno riguardato ovviamente soltanto noi. Un paio di settimane fa ad esempio – spiega la donna – sono riusciti a entrare nell’abitazione di una vicina di casa, anche lei anziana: hanno messo tutto a soqquadro per poi andarsene con un ombrello. Ancora prima, hanno preso i sacchi della spazzatura esposti per il ritiro porta a porta, e li hanno gettati tutti nel fiume. Il fatto è che, trattandosi perlopiù di vandalismi, questi episodi rischiano di passare in secondo piano».

L’esasperazione dei residenti però è tanta. Al punto che «gli agenti che sono venuti a vedere cosa era successo all’auto di mia madre – racconta Claudia Costanzo – ci hanno assicurato che avrebbero mandato una segnalazione alla centrale per sollecitare un pattugliamento notturno della zona. Speriamo sia la volta buona – commenta, amareggiata – perché noi questa situazione insostenibile l’abbiamo segnalata già più volte sia alla polizia municipale che al Comune di Massa, chiedendo espressamente che venissero installate delle telecamere di videosorveglianza. Anche fosse solo per una funzione da deterrente. Invece nessuno si è mai fatto sentire». E intanto «due pensionati come mia madre e il suo compagno si troveranno a pagare i danni che ammontano a circa 200 euro». 

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