Il Tirreno

Il progetto

Marina di Massa, barriere sommerse contro l’erosione: ecco la sperimentazione della Regione

di Ivan Zambelli
Alcuni scatti della mareggiata di questi giorni (foto Cuffaro)
Alcuni scatti della mareggiata di questi giorni (foto Cuffaro)

Bugliani: «Giani mi ha dato disponibilità a finanziare l’intervento in un piccolo tratto»

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MASSA. Si chiamano reef e potrebbero essere la nuova misura a difesa della costa apuana. Barriere artificiali sommerse che, sulla falsariga delle barriere coralline da cui prendono il nome, consentirebbero di bloccare l’erosione e al tempo stesso di costituire un habitat per il ripopolamento marino. O almeno questo è l’intento del reef, apprezzato da diversi balneari ma anche dal Partito democratico e Fratelli d’Italia. Al momento si parla solo di una sperimentazione limitata a un singolo tratto di costa, ma in caso di esito positivo si potrebbe allora ragionare per metterlo a sistema. A darne notizia è il consigliere regionale Giacomo Bugliani (Pd) , contattato alla luce dell’ennesima mareggiata che sta imperversando lungo la costa apuana.

L’ordinanza

Del resto che gli interventi strutturali a difesa del litorale siano ormai fondamentali lo si coglie dalla nuova ordinanza del Comune di Massa, emessa ieri e valida fino alle 10 di questa mattina causa forte vento e rischio mareggiate. L’ordinanza del sindaco Francesco Persiani dispone la chiusura di parchi pubblici, cimiteri e impianti sportivi, ma anche il divieto di accesso al mare e nei tratti di viabilità costiera. In particolare, saranno interdette il Lungomare di Levante nel tratto tra viale della Repubblica e via Poveromo, e viale della Repubblica da via Donizetti a via Lungomare di Levante. Stop anche a via del Casone e via Fortino di San Francesco, entrambe tra viale delle Pinete e viale Lungomare di Ponente, mentre via Ernesto Lombardo sarà percorribile solo per l’accesso ed uscita da Casa Faci. Chiusura anche per due tratti del Lungomare di Ponente tra via Fortino di San Francesco e via Ernesto Lombardo, e tra via Don Gnocchi e via Bondano a Mare, oltre che per via Don Gnocchi fino a Lungomare di Ponente. Insomma, causa mareggiate devono essere chiuse le strade.

La sperimentazione

Ma al di là del singolo evento meteo, il consigliere Giacomo Bugliani fa sapere che la Regione Toscana, competente in materia di difesa del suolo e della costa, sta cercando risorse per finanziare una nuova forma di protezione del litorale. «Un obiettivo che sto cercando di portare avanti è il finanziamento per la sperimentazione del “reef”. Ho avuto un’interlocuzione con il presidente della Regione Eugenio Giani, che mi ha dato disponibilità a finanziare nel 2025 questo intervento in un piccolo tratto della costa». L’entità specifica non c’è ancora, ma Bugliani fa sapere che dovrebbe aggirarsi intorno ai 700 mila euro e che rientrerà nel prossimo bilancio regionale. Il reef, continua Bugliani, «è un esperimento che ci è stato segnalato dai balneari, che sia io che il presidente Giani condividiamo. Se funzionasse potremmo pensare di usarla lungo tutta la costa, perché costerebbe meno rispetto agli stanziamenti in campo per le opere strutturali dalla foce del Lavello al Frigido».

Il Pd

La cifra della sperimentazione ricalca grossomodo quanto ogni anno viene messo in campo per le riprofilature della costa, ma la differenza, riconosce Bugliani, «è che non durerebbe qualche mese o addirittura qualche settimana. Ciò non toglie che per il 2025 ci saranno comunque le riprofilature, insieme mi auguro a questa sperimentazione».

Fratelli d’Italia

Il reef non è apprezzato solo da Pd e presidente della Regione. Chi lo propone da tempo, fin da quando era assessore ai Lavori pubblici di Massa, è Marco Guidi coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Già mercoledì Guidi interveniva segnalando la necessità di realizzare i reef (che possono essere chiamati anche “Tecnoreef” dal nome dell’azienda produttrice) oltre che a reperire sabbia dal porto di Viareggio. Questo perché, scrive Guidi, «non è più tollerabile l’inerzia della Regione Toscana»: «Ad ogni mareggiata la nostra costa e gli operatori balneari vivono momenti di apprensione per i metri di arenile sottratti e per la sorte delle strutture». Anche in questi giorni, continua Guidi, «in alcuni stabilimenti balneari si contano i danni dell’inerzia della Regione». Per questo Guidi chiede venga dato il via a due importanti progetti. «Da una parte sperimentare i reef in alcuni tratti del litorale, al fine di avere una difesa del litorale contro le mareggiate e i fenomeni erosivi». Dall’altra, continua, «la necessità di portare la sabbia dragata dal porto di Viareggio sul nostro litorale anziché, come l’anno precedente, in altri lidi che non soffrono del fenomeno erosivo». «Per Fratelli d’Italia si tratta di due interventi non più rinviabili, in attesa che venga realizzato e finanziato un piano di difesa della costa massese. Al presidente Giani dico che è finito il tempo delle chiacchiere e delle promesse ma è necessario, fin da subito, lavorare affinché questi interventi siano realizzati prima dell’inizio della nuova stagione balneare 2025».
 

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