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Carrara: «Sviluppati gli anticorpi per espellere la mafia»

Carrara: «Sviluppati gli anticorpi per espellere la mafia»<br type="_moz" />

Il presidente di Confindustria Massa-Carrara, Matteo Venturi: "Il malaffare è stato sconfitto, tirare fuori ciclicamente certi argomenti è lesivo per la città"

01 dicembre 2023
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Carrara «Un patto sociale per difendere il nome di Carrara, degli operai e degli imprenditori, dal ritorno ciclico di argomentazioni, vicende che risalgono a trenta anni fa e che parlano di infiltrazioni mafiose nel mondo dell’escavazione».

Parte da qui la riflessione del presidente della Confindustria apuana Matteo Venturi dopo che una trasmissione in prima serata Rai ( “Far west” di Salvo Sottile) ha riproposto la vicenda delle presunte infiltrazioni mafiose alle cave di Carrara.

Presidente Venturi si sono riaccesi i riflettori su una vicenda complessa che tocca il mondo delle cave e quello delle infiltrazioni malavitose.

«Comincerei a rispondere dicendo che il tema è che il nostro territorio ha sviluppato gli anticorpi per espellere dal sistema legato all’attività estrattiva questo malaffare e queste situazioni incresciose. Tutto grazie all’ottimo lavoro che è stato fatto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. Proprio per questo mi dispiace che tornino alla ribalta fatti che risalgono a trent’anni fa e che sicuramente nuocciono a noi, a l territorio e ledono gli interessi delle imprese che coltivano e lavorano la pietra naturale. La paura è che ci siano sibillini tentativi di avvicinare o accostare nomi attuali, di imprenditori di oggi, con situazioni dell’epoca, quando nel mezzo ci sono stati fallimenti, passaggi di proprietà, ci sono stati appunto trent’anni».

Il rischio quindi, stando a quello che lei dice, sarebbe di attualizzare una vicenda che è avvenuta tre decenni fa?

«È proprio questo che mi preme sottolineare. Ma non vorrei che il mio venisse visto come un tentativo di nascondere la storia, anzi credo che dalla storia si possano prendere grandi insegnamenti, questo vorrei sottolinearlo e non è mia volontà nascondere o cancellare quello che è avvenuto e che ha avuto intrusioni importanti sul mondo dell’escavazione.

Il discorso è un altro. Il tema esiste, nessuno ha intenzione di mettere la polvere sotto il tappeto: ma è un tema di trent’anni fa e la città, non solo il mondo delle cave, è andata avanti. E lo ha fatto, come ho detto, grazie al grande lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. Proprio per questo tirare fuori ciclicamente il tema mafia e cave è lesivo. È lesivo di tutta la città, non solo della classe imprenditoriale, ma delle maestranze, degli operai che alle cave ci lavorano. E bisognerebbe proprio capire questo».

Presidente Venturi quale, secondo lei, dovrebbe essere la reazione della città di fronte alla riproposizione, a livello nazionale, del tema “mafia alle cave”?

«Si dovrebbe uscire da questa situazione con un patto sociale, locale, per smetterla con tutte queste revisioni e con tutti questi graffi che, lo sottolineo ancora una volta, vanno a toccare la città di Carrara, non solo un comparto produttivo, non solo un settore. Io su questo, su un appello all’unità, ci credo fermamente perché è solo così che si può tutelare il nome di Carrara. Senza, lo ribadisco, nascondere la storia, quello che è stato».

Lei parla di un patto del territorio. Ci può spiegare meglio di cosa si tratta?

«I problemi li abbiamo avuto, e sono state cose pesanti, pesantissime che nessuno ha intenzione di fare passare nel dimenticatoio, anzi devono essere da monito, perché fanno parte della nostra storia. Detto questo credo che sia fondamentale guardare avanti perché gli anticorpi li abbiamo. Tornare a parlare in prima serata di certi temi alla fine mi spaventa perché alla fine lede il nostro brand, lede il nome di Carrara legato a doppio filo al marmo.
Da qui il mio appello all’unità per un patto a difesa di Carrara. Purtroppo, al di là di questa situazione particolare, quella di cui stiamo parlando, vedo, in generale, sempre tanta esistenza nel cercare di danneggiarci da soli: un sistema di rende più attrattivo se riesce a fare squadre, politica, istituzioni, imprenditori. Tutti insieme». l

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