Tribunale

Massa, rifiuti pericolosi abbandonati: l’imprenditore viene assolto

Massa, rifiuti pericolosi abbandonati: l’imprenditore viene assolto

La Team Cup ha dimostrato di aver avuto difficoltà a smaltire

16 settembre 2023
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MASSA. Era accusato di gestione illecita di rifiuti, perché nel piazzale della ditta di cui è amministratore unico, la Team Cup srl, la capitaneria di porto aveva trovato rifiuti di ogni tipo, pericolosi e non, come lana di vetro, contenitori metallici contenenti vernici, resine e resina infiammabile, scheletri di scafi di unità da diporto, legname e altro materiale ancora. Ma ieri Gabriele Masin, difeso dall’avvocato Riccardo Balatri, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.

I fatti risalgono al 2019. È ottobre quando la capitaneria, che sta svolgendo controlli nelle ditte della zona, va alla Team Cup, azienda nata nel 2002 che opera nell’ambito delle costruzioni navali. Trova rifiuti nel piazzale. Sono tanti: 1.705 metri cubi distribuiti su un’area di 1.715 metri quadrati. Ci sono, come detto, sia rifiuti pericolosi che non. Tutti mescolati tra loro, stando a quanto riportato dagli inquirenti. L’area viene messa sotto sequestro e scatta la denuncia per gestione illecita di rifiuti. Sotto il coordinamento della capitaneria, i rifiuti poi vengono smaltiti e la procura dà l’okay al dissequestro. Ma il caso arriva in tribunale. E ieri, il giudice Fabrizio Garofalo decide di assolvere l’imprenditore.

Durante l’udienza emerge infatti che l’azienda aveva difficoltà a far coincidere i tempi dello smaltimento dei rifiuti con quello delle ditte specializzate. Inoltre, solo una piccola parte dei rifiuti era stata posata a terra - gli altri erano stati depositati su alcuni pancali - e, in ogni caso, non c’è alcuna prova di inquinamento dell’ambiente. Da qui l’assoluzione.


 

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