Il Tirreno

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Verso le bonifiche Oggi l’illustrazione dei dati sulla falda

Verso le bonifiche Oggi l’illustrazione dei dati sulla falda

16 dicembre 2019
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massa-carrara. Si terrà questa mattina l’illustrazione del lavoro di indagine ambientale realizzato sulla falda sottostante l’area del Sin/Sir di Massa-Carrara, zona ex Farmoplant tra le due zone industriali. L’appuntamento è alle ore 10 in Sala Pegaso nella sede della Presidenza della Regione Toscana, in piazza Duomo a Firenze.

Saranno presenti il presidente della Regione Enrico Rossi, l’assessore all’ambiente Federica Fratoni, gli amministratori pubblici dei Comuni di Massa e di Carrara, oltre a rappresentanti di Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e di Sogesid, la società "in house" del ministero dell'Ambiente che svolge il ruolo di soggetto attuatore degli interventi. A distanza di 15 mesi dall’avvio delle attività, la Regione Toscana è in grado di mostrare, assieme a Sogesid e a tutti gli attori istituzionali coinvolti e all’Ati affidataria degli interventi, lo stato complessivo della contaminazione che interessa le acque sotterranee di questa vasta area della Toscana.

Arpat, all’inizio dello scorso novembre, ha terminato le analisi sui campioni prelevati nel corso della seconda campagna di indagini in periodo di morbida (ovvero dopo le piogge) e messo a disposizione i relativi rapporti di prova (in totale, sono oltre 7.800 valori analitici raccolti). Sogesid dopo aver opportunamente digitalizzato i dati, ha elaborato, analogamente alla prima campagna di indagini, una serie di cartografie che sono state rese disponibili dal 3 dicembre scorso sul sito dell’Arpat e un modello matematico funzionale alle attività di bonifica.

“La conclusione dello studio è un importante punto di partenza per il proseguo delle attività di bonifica previste dai due accordi di programma sottoscritti nel 2016 e nel 2018, che complessivamente hanno messo a disposizione per la bonifica della falda circa 25,5 milioni di euro”, scrive la Regione in una nota. Secondo i dati Arpat, la presenza di inquinanti nell’area va dall’arsenico al cromo esavalente, dal benzene al ferro. Una contaminazione, che a questa seconda verifica, appare meno allarmante rispetto ai dati rilevati dalla prima indagine, ma comunque la contaminazione c’è ed è ancora alta, e dunque è necessario intervenire. —

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