Amianto e scarichi nel verde di Molinetti
Nuovo allarme ambientale ad Albiano, esposto dell’Afea: pericoli per i bambini e anche per il Magra
ALBIANO MAGRA. Allarme amianto nella più popolosa frazione aullese. Non bastava la questione dei cattivi odori e dell’inquinamento provocato dalla ditta Costa per i cittadini di Albiano Magra. E, quel che è peggio, l’allarme riguarda un'area frequentata, a volte, da bambini, dove scorre anche uno scarico maleodorante, per la precisione in località Molinetti.
Una situazione realmente pericolosa, vista l'elevata tossicità dell'amianto, che ha spinto alcuni albianesi a rivolgersi all'associazione Famiglie Esposti Amianto onlus, che ha sede a Santo Stefano Magra ed è presieduta da Pietro Serarcangeli.
Alcune foto testimoniano la gravità della situazione e ora queste sono finite sul tavolo della Procura della Repubblica a Massa, assieme all'esposto/denuncia presentato dallo stesso Serarcangeli a nome dell'associazione e inviato anche al sindaco di Aulla, Silvia Magnani, all'ufficio ambiente del Comune di Aulla, all'ufficio igiene e sanità pubblica dell'Asl n. 1 di Massa Carrara a Licciana Nardi, al comando provinciale del Corpo forestale dello Stato a Pontremoli e ai Carabinieri di Aulla.
Nell'esposto denuncia l'associazione Famiglie Esposti Amianto onlus (Afea), inscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato con Decreto Dirigenziale n.1930 "Settore Ambiente" scrive– «Avendo recepito, come suo compito statutario, numerose richieste d'intervento di alcuni associati, motivate dal rinvenimento di uno scarico maleodorante , che si riversa direttamente nel fiume Magra, e dalla presenza di lastra di "eternit/amianto" abbandonata nello scarico stesso, in zona spesso frequentata da bambini, si è fatta promotrice della presente segnalazione per la quale chiede l'intervento urgente del Corpo Forestale dello Stato - Settore Ambientale - che possa determinare con metodo univoco e incontestabile la "provenienza" dello scarico stesso».
L’esposto, corredato di diverse fotografie dei luoghi, chiede anche che le autorità individuino « le eventuali responsabilità che hanno determinato una situazione di reale pericolo per la popolazione locale e l'inquinamento (presunto da accertare) di uno dei maggiori corsi d'acqua della Provincia di Massa e La Spezia».