di Chiara Sillicani
20 aprile 2016
MASSA. A conferma che la loro è una battaglia fondata su presupposti concreti, si sono muniti di prove. E quelle prove si chiamano “bollette”. Hanno raccolto tutti i documenti, raggiunto via Porta Fabbrica, salito le scale di Palazzo civico fino al terzo piano, raggiunto l’ufficio del primo cittadino. Perché i soldi per pagare le fatture di Gaia - ribadiscono all’unisono - non ce li hanno. Del ...