Il Tirreno

«La crescita del Bancarella ha fatto grande Pontremoli»

«La crescita del Bancarella ha fatto grande Pontremoli»

Giuseppe Benelli presidente della Fondazione Città del libro presenta l’edizione numero 62 oggi alle 18 la consegna della sezione sportiva e domani alle 21 quella letteraria «storica»

19 luglio 2014
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PONTREMOLI. «Due sestine di ottimo livello. Quest’anno i libri finalisti del Bancarella e del Bancarella Sport sono tutti meritevoli».

A certificarlo è il parere di un esperto “doc” come il presidente della Fondazione “Città del libro”, Giuseppe Benelli, da anni vero e proprio deus ex machina della manifestazione letteraria che anima l’estate pontremolese.

E ora archiviata la parte musicale, con il concerto che si è tenuto ieri sera in onore del Bancarella da parte dei giovani artisti del progetto “Voce”, è il turno del Bancarella vero e proprio che si appresta ad aprire le braccia ai visitatori prima oggi con il Bancarella Sport e poi domani con il gran finale dedicato al Bancarella maggiore. Benelli sottolinea subito con grande soddisfazione come quest’anno la giornata del Bancarella Sport sia «resa più ricca dalle manifestazione sportive che coinvolgeranno tutta la città nel corso della giornata. Iniziative rese possibili dall’impegno dell’associazioni sportive locale in collaborazione con il Panathlon Pontremoli Lunigiana».

E il presidente Benelli vuole poi mettere in luce l’importante appuntamento del pomeriggio, alle 18, quando verrà consegnato da Paolo Liguori e Paolo Francia a Rino Tommasi, il premio “Bruno Raschi”.

«E’ un premio di cui vado orgoglioso - afferma Benelli – perché ricorda un grande giornalista come Bruno Raschi, direttore per anni della Gazzetta dello Sport e che incantò, per la capacità di legare lo sport con la mitologia greca, negli storici appuntamenti televisivi del Processo alla Tappa con Sergio Zavoli».

Poi appuntamento alle 21 con il salotto del Bancarella Sport condotto dall’ormai storico presentatore del Bancarella Sport, Paolo Liguori.

«Non voglio certo fare torto agli altri finalisti – sottolinea Benelli - che sono davvero tutti meritevoli ma per il loro appeal sul grande pubblico non posso non citare due nomi: uno quello del grande pugile Nino Benvenuti (L’isola che non c’è) che ha realizzato questo intenso spaccato della sua vita assieme al giornalista Mauro Grimaldi, e poi Giovanni Storti (Corro che mia mamma mi picchi, con Franz Rosi) il cui cognome dirà poco ai più, ma si tratta del comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo».

Per completezza ricordiamo gli altri finalisti: Mauro Colombo (L’ora del Fausto), Giacobbe Fragomeni e Valerio Espositi (Fino all’ultimo round), Eraldo Pecci (Il toro non può perdere) e Stefano Marelli (Altre stelle uruguaiane). Al termine del dibattito spoglio delle schede che decreteranno il nome del vincitore del 51° Bancarella Sport.

Poi domani sera serata finale con il 62.o Premio Bancarella presentato da Letizia Leviti e da Michele Cucuzza.

Riccardo Sordi

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