Il Tirreno

Lucca

Addio al progetto Aurora Lucchese guarda al futuro

Addio al progetto Aurora Lucchese guarda al futuro

18 maggio 2024
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LUCCA. Una Lucchese double face. Da un lato la parte legata agli impianti, dall’altro quella sportiva. L’impressione è che si vada verso l’addio definitivo al progetto nuovo stadio di Aurora Immobiliare e che, in questa stagione, si pensi innanzitutto a sistemare le torri faro e il manto erboso che verrà completamente rifatto a partire dai primi giorni di giugno. Un progetto che nella parte legata alla straordinaria manutenzione impegnerà finanziariamente il Comune mentre in quella dell’ordinaria manutenzione sarà a carico della Lucchese. In pratica il tappeto verde sarà sostituito in toto e verranno eseguiti lavori che mancavano da oltre 20 anni per rendere il terreno di gioco simile a un biliardo e praticabile nelle piovose giornate d’inverno. Anche quest’anno quindi nessuna amichevole pre campionato nella speranza che entro Ferragosto e in prossimità delle partite di Coppa Italia il nuovo terreno del Porta Elisa possa venire inaugurato.

Dopo alcuni mesi d’assenza, causati da problemi di salute, ieri mattina in sede è tornato il presidente Andrea Bulgarella che ha incontrato alcuni collaboratori e ha avuto una telefonata dal sindaco Mario Pardini. L’ingegnere sta decisamente meglio e conta di essere a Lucca almeno due giorni alla settimana per mettere mano a quella che ritiene a tutti gli effetti la «sua squadra». Vorrebbe riprodurre – ma i tempi sono cambiati e i procuratori imperano sul mercato – il Trapani degli anni Novanta (due promozioni dalla D alla C1 con sconfitta nei playoff di B a quattro squadre in semifinale con il Gualdo) affidandosi alle sue conoscenze e confrontandosi, come faceva in quel periodo del secolo scorso, con l’allenatore: ieri Ignazio Arcoleo oggi Giorgio Gorgone. Persone serie, preparate, scrupolose. Così come il responsabile del settore giovanile Massimo Morgia a cui ha ripetuto più volte di voler dar carta bianca per il vivaio. La frase «il direttore sportivo ce lo abbiamo già» è riferibile a Alessandro Frara che è sotto contratto sino al giugno 2025 e se non troverà un’altra collocazione sarà in carico al club. Al momento la Lucchese andrà avanti senza diesse. La domanda sorge spontanea: chi si occuperà di tenere i rapporti con gli agenti dei calciatori, come verranno risolti i contratti pluriennali di elementi che non rientrano più nei piani tattici e tecnici (Magnaghi, Fedato)? Toccherà a Ray Lo Faso che, peraltro, deve sistemare l’incartamento per completare l’iscrizione entro il 4 giugno e occuparsi di tutta la situazione logistica (stadio, campi di allenamento, alloggi per i tesserati, ecc)? Oppure il patron alla fine si affiderà a qualche consulente esterno per risolvere i problemi che potrebbero sorgere? Di carne al fuoco ce n’è molta e l’ingaggio di nuovi elementi è un problema, ma non così rilevante. L’importante sarà non illudere i tifosi e volare bassi in attesa di vedere all’opera la nuova squadra. Dice Bulgarella: «Quest’anno ho speso tanto e non ho avuto le soddisfazioni che meritavo. Ora voglio costruire una squadra giovane e affamata con qualche elemento esperto dotato di forte personalità».


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