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Ci sono quattro nomi in pole position per la panchina

di Michele Masotti
Ci sono quattro nomi in pole position per la panchina

Sul taccuino dei dirigenti Silvio e Francesco Baldini, Boscaglia e Andreoletti

24 maggio 2023
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LUCCA. Se Vladimiro ed Estragone, protagonisti della straordinaria opera teatrale di Samuel Beckett, aspettavano Godot, nell'ambiente Lucchese sono attese le nuove comunicazioni di Andrea Bulgarella. Sono passati più di due mesi da quando – era lo scorso 16 marzo – durante la conferenza stampa di insediamento al Real Collegio il patron di Erice aveva svelato i suoi desideri, corroborati da fatti concreti, di riportare in alto i colori rossoneri, confermando nominalmente il direttore sportivo Daniele Deoma. Siamo quasi arrivati alla fine di maggio ma a Lucca il numero del club, eccezion fatta per il suo braccio destro Ray Lo Faso e il nuovo direttore generale Giuseppe Mangiarano, non si è più visto.

Se uno dei difetti imputati all'uscente dirigenza era una comunicazione in certi casi non propria univoca nelle sue componenti, attualmente duole constatare come la situazione adesso si sia azzerata. Siamo certi che Andrea Bulgarella, imprenditore di successo che ha fatto della signorilità uno dei suoi marchi di fabbrica, interverrà quanto prima per dirimere le caselle aperte, vedi sia quella del direttore sportivo che dell'allenatore. A Lucca manca da 24 anni la figura di un presidente punto di riferimento per un popolo intero. Sarebbe bello che questo vuoto, lasciato da Egiziano Maestrelli, possa essere colmato da Bulgarella.

Per quanto concerne la scelta del tecnico, l'intenzione della nuova dirigenza sarebbe quella di operare un cambio. Le quotazioni di una conferma di Ivan Maraia, legati alla Lucchese da un contratto fino al 30 giugno 2024, non sono alle stelle. Per la sua eventuale successione, i neodirigenti starebbero vagliando un poker di nomi, dall'identikit differente. C'è una coppia di allenatori che, dal curriculum differente ma di tutto rispetto, sa bene come si vince un campionato di Serie C. Stiamo parlando di Roberto Boscaglia, artefice del miracolo Trapani che salì dalla D alla B tra il 2010 e il 2013 e trionfatore con la Virtus Entella versione 2018-2019, e di Silvio Baldini. Con il tecnico massese, partito a 26 anni dai dilettanti del Bagnone per arrivare fino alla Serie A con l'Empoli, c'è stato un contatto. Di certo sarebbe un profilo che avrebbe il gradimento della piazza.

Sul taccuino rossonero è stato appuntato un altro Baldini, pure lui originario di Massa, ma che di nome fa Francesco. Si tratterebbe di un ritorno visto che nel 2015-16 aveva allenato in due frangenti, venendo esonerato prima e dimessosi poi, la Lucchese. A completare il quartetto ecco Matteo Andreoletti, 34 allenatore della Pro Sesto dei miracoli, fermata ai playoff solo dal Vicenza. Per assicurarsi i servigi del trainer lombardo dovrà essere battuta una folta concorrenza: Foggia, Padova e Cremonese sono tra le tante che hanno messo gli occhi su di lui.

In chiusura, aggiornamento sulla vicenda del nuovo Porta Elisa. Intervenuto durante la commissione sport, cultura e politiche formative, Giuseppe Mangiarano ha rivelato come l'attuale dirigenza non abbia visto il progetto definitivo. Aspetto singolare se si considera come Bruno Russo (a proposito, ma il brand manager in pectore non avrebbe dovuto partecipare a questo incontro?) lo avesse reso noto, sui propri canali sociali, una decina di giorni fa. Ulteriore spia sia di come tra i soci uscenti non ci sia più grande armonia, che di una mancata comunicazione con il nuovo board. Urge chiarezza, please.


 

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