Un Lanfri super a Berlino bronzo nei 200 metri e argento nella staffetta
CAPANNORINel 2019 punterà a essere il secondo uomo al mondo con doppia amputazione alle gambe a scalare l’Everest, la vetta più alta del mondo. Nel frattempo Andrea Lanfri, campione paralimpico...
CAPANNORI
Nel 2019 punterà a essere il secondo uomo al mondo con doppia amputazione alle gambe a scalare l’Everest, la vetta più alta del mondo. Nel frattempo Andrea Lanfri, campione paralimpico capannorese, sta volando in alto anche agli europei paralimpici di Berlino.
Il 22 agosto è arrivata la prima medaglia, il bronzo nei 200 metri. Obiettivo incredibile, visto che Lanfri ha provato le nuove protesi solo due settimane fa. «La gara è stata molto sballata per colpa di questi 8 millimetri che mi consentono di rientrare nella mia altezza da regolamento (167,3 centimetri ndr) – racconta da Berlino -. La mia reale altezza prima della meningite era 171,5 centimetri. Questo mi ha obbligato a tenere la lama molto indietro e non in punta, cosa che ne causerebbe l’alzamento».
Un problema che non gli ha impedito di correre in 24.82, terzo alle spalle del tedesco Johannes Floors e a un soffio dall’argento del greco Stylianos Malkopoulos. «Sono felice e ho risolto facendomi fare una staffa di collegamento artigianale molto piccola per cercare di guadagnare qualche centimetro – spiega -. Devo ringraziare Gabriele Betti, Pietro Del Frate e Mauro Giambastiani che hanno lavorato per farmi essere al meglio in gara. Oltre a Paolo Denti dell’Ortopedia Michelotti che in tutto l’anno è diventato matto per risolvere il problema». Il 24 agosto il secondo argento con la staffetta azzurra nel 4x100. —