Lucca, condannato a sei anni e mezzo per spaccio di hashish e cocaina
Il 45enne regalava gli stupefacenti a un’amica in cambio dell’ospitalità in casa, l’indagine dei carabinieri
LUCCA. Uno smercio di droga a ritmo settimanale rivolto a una pluralità di clienti sulla piazza di Lucca.
Arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso con una giovane che è stata giudicata separatamente, Mohamed Chiffour, 45 anni, marocchino, domiciliato a Fornoli, ma con base anche in città, ieri mattina è stato condannato dal giudice Nidia Genovese a 6 anni e 6 mesi e 30mila euro di multa (il Vpo Fabrizio Bartelloni aveva chiesto 10 anni e 54mila euro di multa) .
L’immigrato, con numerosi precedenti specifici, è in carcere per le accuse che ora si sono trasformate in condanna. La sua attività di spaccio era stata monitorata dai carabinieri dal dicembre 2023 e fino al luglio 2024. Un andamento ordinario quello del marocchino nei suoi contatti frequenti con chi lo cercava per acquistare droga. Sapevano quando e dove incontrarsi. Nei confronti di una giovane italiana, l’imputato all’inizio aveva accettato soldi in cambio della cocaina. Poi la donna lo aveva ospitato a casa sua e le cessioni erano diventate molto più numerose e, soprattutto, gratuite.
Quello che le forze dell’ordine vedevano era un continuo scambio di soldi e droga tra gli acquirenti che cercavano Chiffour su Lucca con appuntamenti che anticipavano l’acquisto di cocaina e hashish. Se per la droga leggera il prezzo andava sui 10 euro al grammo, la cocaina veniva venduta a 80 euro al grammo.
Gli incontri erano settimanali, anche se in alcuni casi i clienti cercavano il pusher due, tre volte alla settimana. Spostamenti, contatti e testimonianze poi messe a verbale da parte dei consumatori, una volta fermati dopo aver comprato le sostanze, che sono diventate l’atto d’accusa su cui si è poggiata la richiesta di giudizio immediato da parte del pm Enrico Corucci.
Nel corso degli accertamenti, gli investigatori dell'Arma hanno sentito i clienti del 45enne. La conferma sull’identità dello spacciatore è servita a chiudere le indagini prima con l’arresto e ora con la condanna sulla responsabilità di Chiffour su decine di episodi di spaccio a Lucca.l
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