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Capannori, patteggiano per furto aggravato dopo il colpo finito con l’arresto

di Pietro Barghigiani
Capannori, patteggiano per furto aggravato dopo il colpo finito con l’arresto

I due amici furono bloccati dai carabinieri subito dopo il raid

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CAPANNORI. Un patteggiamento chiude la vicenda dell’arresto in flagranza da parte dei carabinieri nelle scorse settimane a Marlia dopo una spaccata ai danni di un bar per rubare un registratore di cassa.

Francesco Levanovic, 45 anni, di Maggiano, ha patteggiato un anno e 4 mesi (giudice Nidia Genovese, pm onorario Fabrizio Bartelloni) per furto aggravato , mentre l’amico Giacomo Sorbi, 29 anni, di Lucca, ha avuto una pena di un anno, 4 mesi e 10 giorni. Un anno per il furto e il resto per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcoltest e al controllo sull’assunzione di sostanze stupefacenti. Era lui alla guida della Hyundai I20 che la notte tra il 20 e il 21 ottobreo veniva seguita dai carabinieri. Un’attività non occasionale. Sull’auto era stata installato un sistema di rilevazione satellitare nell’ambito di una serie di azioni investigative mirate a prevenire il fenomeno delle spaccate contro negozi ed esercizi commerciali. Secondo l’accusa i due amici, dopo aver girato per ore nelle vie dei comuni di Lucca e di Capannori, si erano fermati a Marlia in una stradina secondaria nelle vicinanze di viale Europa a cento metri dal cocktail bar “White Lady”. Levanovic era sceso dal veicolo per avvicinarsi alla porta a vetri del bar. Dopo aver preso un tavolo daall’attiguo dehor l’aveva usato come ariete per sfondare l’ingresso. Ignorando l’allarme si era diretto al bancone prendendo il registratore di cassa con centinaia di euro per poi fuggire verso l’auto dove ad attenderlo c’era Sorbi. In zona c’erano sei pattuglie dei militari che avevano intercettato la vettura. Prima monitorata a distanza e poi bloccata in via Puccini di Porcari. Nella macchina furonosequestrati uno scalpello, una torcia, un paio guanti, un giubbotto con cappuccio e la refurtiva che, con il registratore di cassa, viene restituita al proprietario. Il patteggiamento chiude il fronte giudiziario iniziato con l’arresto dei due amici.

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