Lucca, sempre più caro il sogno di una casa in città - I prezzi zona per zona
Crescono le quotazioni del mattone in centro storico ma scarseggiano le abitazioni sul mercato
LUCCA. Rispetto alla standardizzazione del mercato registrato nel biennio 2023-24, i valori immobiliari del I semestre del 2025 hanno lanciato segnali incoraggianti. Le quotazioni dei primi sei mesi hanno beneficiato in modo significativo, stando ai dati raccolti da Omi (Osservatorio mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate), dell’allentamento definitivo del giogo dei tassi dei mutui. Un aspetto leggermente intravisto un anno fa, oggi invece più evidente.
Il miglioramento pronosticato 12 mesi fa, dunque, si è materializzato. Eccezion fatta per la zona comprendente, tra le altre, Pontetetto, Sorbano del Giudice e Gattaiola, il resto dell’area esaminate da Osservatorio Omi hanno registrato delle oscillazioni al rialzo se confrontate con quanto riscontrato nel II semestre del 2024.
Gli aumenti
Diventato l’oggetto del desiderio in particolare degli investitori stranieri, il centro storico ha visto crescere le proprie valutazioni per quanto concerne le abitazioni civili. Nell’area tra via Fillungo, piazza San Michele, piazza Napoleone e le altre vie più rinomate, questo tipo di dimora varia da 2. 200 a 3. 300 euro al metro quadrato mentre sono rimasti immutati i valori per le abitazioni di tipo economico (da 1. 850 a 2. 700 euro). Impercettibile incremento (variazione da un minimo di 2.000 euro a un massimo di 2.800) pure le abitazioni civili della zona “meno pregiata”. Uscendo dall’arborato cerchio, la prima periferia di Borgo Giannotti, Sant’Anna, San Filippo e San Concordio conferma il proprio trend, già emerso nel 2024, di un rialzo incessante. Incremento riguardante sia le abitazioni civili (minimo di 1.700 euro al massimo di 2.100 al metro quadrato) sia quelle di tipo economiche (da un minimo di 1.400 euro al massimo di 1.850 euro): non hanno evidenziato variazioni i valori immobiliari delle villette (da 1.650 euro all’apice di 2.350). Sono rimasti immutati, di contro, le quotazioni sia del comprensorio di Antraccoli, Sant’Alessio, Tempagnano e San Vito sia nel Morianese, un’area particolarmente gettonata da facoltosi stranieri alla ricerca di un “buen retiro” sulle colline lucchesi.
Mercato dinamico
Diversi mesi fa Natale Mancini, titolare di Immobiliare Casamica, era stato felice profeta, pronosticando un 2025 dal segno positivo. «Questi numeri vanno di pari passo con l’aumento consistente delle transazioni immobiliari sia in città sia in provincia – spiega Mancini – Dopo il precedente biennio all’insegna di una certa normalità, anche se il 2021-22 era stato “drogato” dall’effetto successivo alla pandemia, Lucca ha confermato lo status di essere una meta prelibata per tanti investitori. C’è stata una discreta impennata relativamente alla domanda di immobili che, però, fa il paio con la mancanza di abitazioni. Diventa normale assistere al lieve aumento dei valori immobiliari di molte aree cittadine». Un problema di antica data che si aggrava di anno in anno. «È la maggiore preoccupazione nel contesto di un mercato più vivo che mai – prosegue Mancini – Al di là della ristrettezza numerica in termini di quantità, un palliativo potrebbe essere rappresentato da prezzi più contenuti. Sarebbe una buona notizia a livello cittadino, dopo quella nazionale che ha portato alla diminuzione dei tassi di interessi dei mutui». Mancini fa poi delle previsioni per i prossimi mesi e fornisce qualche indicazione anche rispetto al prossimo anno: «Per la seconda metà del 2025, mi attendo dei numeri sulla falsariga del primo semestre; mi aspetto una crescita ulteriore nel 2026».
Mercato selettivo
Secondo Giuliano Satti, titolare di Essegi Immobiliare, questi lievi incrementi nei prezzi sono il risultato di due diversi tipi di mercato: uno per il centro storico e l’altro per la periferia cittadina. «All’interno dell’arborato cerchio stiamo assistendo a un mercato selettivo, dettato dalla ricerca dei clienti, molti dei quali stranieri, di dimorare in un centro storico – elenca Satti – Sempre meno lucchesi vivono nel cuore della città: questo aspetto dovrebbe, a mio avviso, invitare qualcuno a porsi delle riflessioni. Ovviamente in città il numero di case disponibili non è molto elevato. Al di fuori della mura, invece, stiamo facendo i conti con un mercato innovativo che spinge i clienti a cercare abitazioni già dotate di quelli accorgimenti, per esempio in tema energetico, necessari nei prossimi anni. La vera partita, però, si giocherà tra qualche mese quando si capiranno gli effetti concreti del piano operativo». Il riferimento è agli strumenti urbanistici con i quali viene pianificato il futuro della città e del suo territorio. «Solo allora, potrebbero esserci ulteriori investimenti – conclude – e novità edilizie nella prima periferia. Credo che questi mesi siano i più opportuni per coloro che vogliono vedere una casa fuori dalla cerchia muraria». l