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Palazzetto a Lucca, gara per il bando da tre milioni del ministero

di Gianni Parrini
Palazzetto a Lucca, gara per il bando da tre milioni del ministero

Buchignani: «Le risorse ci sono, lavori nell’estate del 2026»

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LUCCA. Nuovo Palazzetto, ecco il progetto che il Comune ha presentato al Ministero per partecipare a un bando da 3 milioni di euro. L’esito sarà noto dopo l’estate, intanto l’assessore Buchignani dettaglia il cronoprogramma dell’amministrazione: l’obiettivo è partire con i lavori nell’estate del 2026. Andiamo con ordine.

La scadenza

Lunedì alle 12 sono scaduti i termini per presentare i progetti candidati all’“Avviso sport e periferie”, pubblicato ad aprile dalla Presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento dello Sport. Si tratta di un bando che punta a favorire lo sviluppo e l’adeguamento di infrastrutture sportive nonché a consentire l’inclusione sociale. Per i Comuni con più di 15.000 abitanti, è previsto un finanziamento fino a 3 milioni di euro per gli interventi ammessi, con compartecipazione dell’ente locale alla spesa (20%). Ebbene, l’amministrazione ha risposto a questo avviso presentando il progetto “Lucca Arena”, che prevede la realizzazione di ben due palazzetti: uno Gold da 5.500 posti, uno Silver da 1.000, al posto del malconcio Palatagliate. Un piano a dir poco imponente, quanto meno per le cifre: servono 30 milioni di euro. Se si pensa che il nuovo ponte sul Serchio è costato 25 milioni, si capisce la portata del progetto. «Grazie allo straordinario lavoro degli uffici comunali – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Buchignani – e all’aiuto del ministero dello Sport, con cui ci siamo interfacciati più volte per capire come partecipare, siamo riusciti a candidare il progetto “Lucca Arena” al bando da cui potremmo ricevere un finanziamento di 3 milioni». Considerando che l’importo complessivo ammonta a 30 milioni, viene da chiedersi da dove arriveranno gli altri soldi. Buchignani è tranquillo: «È dal 2023 che “costruiamo” l’intervento sul palazzetto mettendo soldi nel piano triennale opere pubbliche. Lo scorso anno avevo già raggiunto i 23 milioni di euro e con la prossima variazione di bilancio la cifra necessaria sarà interamente coperta. Questo grazie anche al contributo di altri enti (tra questi la Fondazione CrL, ndr) che al momento non voglio svelare. Pertanto, i fondi ci sono ma se riuscissimo a vincere questo bando, tanto meglio. Tra settembre e ottobre sapremo se il progetto è entrato in graduatoria».

Tempi

L’amministrazione ha ben chiaro il cronoprogramma: «Il 14 luglio riceveremo dall’Ati Project di Pisa lo studio di fattibilità tecnico-economica – spiega Buchignani –. Dopodiché convocheremo la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto, poi ci sarà la verifica. A quel punto avremo davanti due strade: affidare il progetto esecutivo ad Ati Project oppure procedere con un bando integrato, ovvero si fa la gara per assegnare i lavori e chi la vince si occupa anche di redigere il progetto esecutivo. È una procedura più snella e veloce, che abbiamo già utilizzato per alcuni progetti Pnrr, ma prima di decidere dovremo valutare bene se è adatta a un intervento di questo tipo. In ogni caso – prosegue l’assessore ai Lavori pubblici – l’obiettivo è mettere a gara i lavori entro fine anno per partire col cantiere nell’estate del 2026».

L’ambizione non è un difetto, ma più si alza l’asticella e più c’è il rischio di fare flop. Il progetto faraonico del nuovo Porta Elisa, con i suoi 50 milioni di euro rimasti su carta, dovrebbe aver insegnato qualcosa: «È una situazione diversa – spiega Buchignani – Quello era un intervento che avrebbe dovuto essere realizzato col project financing, questo invece è portato avanti dal pubblico. È un altro campionato».

Ciao piscina

Due parole anche sulla piscina comunale: chiusa (e mai riaperta) quella del Palatagliate, e dato che nei due nuovi palazzetti non è previsto un impianto natatorio, viene da chiedersi quando il Comune si deciderà a progettare una nuova piscina pubblica. Forse, si può pensare, sarebbe stato meglio un palazzetto meno faraonico per destinare parte di quei 30 milioni a una nuova piscina che, nelle intenzioni dell’amministrazione Pardini, dovrebbe sorgere sempre nella zona delle Tagliate, precisamente dove si trovava la Croce Rossa. «Bisogna considerare – spiega Buchignani – che i due nuovi palazzetti potranno essere utilizzati per eventi sportivi ma anche culturali, come concerti o altri grandi eventi. Saranno un fattore di crescita importante, anche a livello economico e porteranno Lucca in palcoscenici mai visti in precedenza. Di certo, una piscina non ha questa potenzialità. Inoltre, ci tengo a dire che l’area dove nel prossimo futuro contiamo di realizzare l’impianto natatorio, sarà impegnata dal cantiere del palazzetto. Per ragioni logistiche, dunque, le due opere non possono essere realizzate contemporaneamente. Un passo alla volta – conclude Buchignani – finito il palazzetto metteremo testa al progetto piscina». l

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