Il Tirreno

Lucca

Progetti per i giovani

Porcari, spazi pubblici per la Street art

di Pietro Barghigiani
Porcari, spazi pubblici per la Street art

Individuati due sottopassi dove gli artisti potranno esercitarsi

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PORCARI. Dai corsi in aula alle prove pratiche. Dopo le lezioni di Street Art, tra teoria e simulazioni al chiuso, è il momento di offrire agli aspiranti artisti anche un luogo in cui dare sfogo alla propria fantasia.

È il progetto approvato dalla giunta che definisce gli spazi in cui sarà possibile esercitare l’arte dei graffiti. Perimetri precisi individuati nelle zone pedonali dei sottopassi delle vie Toschino e dei Casoni. La premessa dell’amministrazione è che le zone pedonali dei sottopassi ferroviari rappresentano spazi spesso trascurati e degradati. E che l’arte urbana, in particolare i graffiti, può contribuire alla riqualificazione di quelle aree.

«La promozione dell’arte urbana può favorire la partecipazione di artisti locali, associazioni culturali e cittadini nella valorizzazione del patrimonio culturale locale – è la tesi della giunta – . La creazione di un dialogo pacifico con gli artisti locali e i giovani può contribuire a una sensibilizzazione verso il rispetto della cosa pubblica. È necessario definire l’attività di graffiti writing per evitare atti vandalici e garantire la sicurezza e il decoro urbano».

Il Comune è partner del Progetto Officina Giovani nell’ambito del quale sono stati già realizzati con buon riscontro due corsi di Street Art ed espressione artistica.

All’amministrazione è piaciuta l’idea dell’assessore Michele Adorni di individuare alcune zone da liberalizzare per la creazione da parte degli artisti locali di graffiti e street art. Ma rispettando le regole. Gli artisti dovranno rispettare le normative di sicurezza e le disposizioni comunali sul decoro urbano. È obbligatorio mantenere ad altezza d’uomo l’area oggetto d’intervento, è vietato utilizzare scale e/o altri strumenti di elevazione. È vietato intervenire su punti luce, ringhiere e pavimentazioni dei sottopassi. Niente punti luce, ringhiere e pavimentazioni delle aree pedonali dei sottopassi. Va da sé, ma è giusto ribadirlo, che «è vietata la realizzazione di svastiche, simboli d’odio, scritte vandaliche o volgari». E, infine, dopo aver creato l’opera gli artisti dovranno tenere in buono stato di conservazione lo spazio. Non solo per la cura del loro lavoro, ma anche per mostrare ai passanti quello che sono stati capace di realizzare.

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