Rosario, morto a 17 anni nello schianto a Capannori: le parole della mamma, i fiori bianchi e il ricordo degli amici
Al “Giorgi” i compagni in preghiera, gli insegnanti: «Sapeva mettere tutti d’accordo». Lunedì 3 marzo il funerale
CAPANNORI (LUCCA). «Rosario? Sapeva mettere tutti d’accordo. Era la sua caratteristica». Nella casa della famiglia Evalto, in via Nuova a Segromigno in Monte, non arrivano solo amici e conoscenti del 17enne deceduto venerdì sera in via di Piaggiori nell’impatto tra la sua moto e una Panda. Ci sono anche alcuni insegnanti dell’istituto Giorgi, la scuola professionale a cui il giovane era iscritto e che, nel progetto di alternanza scuola-lavoro, lo vedeva impegnato in un’azienda meccanica della Piana.
«Il miracolo di Rosario»
Il racconto dei professori rincuora, per quello che è possibile in simili tsunami umani, i genitori Antonio e Natina originari di Melicuccà (Reggio Calabria). Con loro gli altri due figli Giuseppe e Benito in un appartamento che fa da quinta a una tragedia che è l’incubo per ogni genitore. «Ero apprensiva, gli dicevo di stare attento in strada» ripete la mamma a chi le fa visita per un conforto.
«Lo abbiamo chiamato il miracolo di Rosario – hanno raccontato gli insegnanti ai familiari dello studente – Stamani (1 marzo, ndr) a scuola i ragazzi si sono riuniti in un momento di riflessione e preghiera. Di solito l’ambiente è abbastanza vivace, ma quello che è successo venerdì sera ha trasformato i suoi compagni. Sembrava di essere in un’oasi di pace. D’altronde quello di mettere tutti d’accordo era una delle qualità di Rosario, era talmente buono che veniva sempre ascoltato. E c’è riuscito anche stavolta».
Silenzi e lacrime
Nel punto dell’impatto mortale in mattinata alcuni amici si sono fermati in un pellegrinaggio silenzioso. Abbracci muti e occhi umidi spiegavano tutto. C’è chi ha messo mimose, chi fiori bianchi con la scritta “love”. Un andirivieni come testimonianza di un attaccamento che va oltre il contatto fisico. E il pensiero che Rosario non ci sia più da scacciare con la rabbia dell’impotenza. Su Facebook tra le centinaia di messaggi, Linda Lorenzetti scrive: «Rosario era un ragazzo che aveva un cuore talmente grande da essere amato e adorato da tutti. Familiari, amici e insegnanti. È stato un dono e una fortuna conoscerlo».
«Buono e sensibile»
Don Damiano Pacini ha seguito per anni il 17enne durante i periodi della preparazione ai sacramenti e anche dopo la cresima. Il suo è un ricordo nitido di un ragazzo che farebbe la gioia di ogni genitore. «Posso dire che era buono e sensibile – spiega don Pacini – Sapeva fare e stare in gruppo. La sua armonia lo portava a farsi voler bene e a cercare sempre l’armonia».
Le indagini
A breve in Procura arriverà l’informativa dei carabinieri sull’incidente che in sintesi è già stata anticipata nell’immediatezza del fatto al magistrato di turno, Elena Leone. Moto e auto viaggiavano nella stessa direzione quando il conducente della Panda – un 70 enne – avrebbe svoltato a sinistra mentre la moto di Evalto lo stava superando. La collisione ha fatto carambolare la moto e il 17enne è finito sull’asfalto. Una caduta dagli effetti fatali. Il cuore si è fermato quasi subito. Come atto dovuto il pensionato è indagato per omicidio stradale e a suo carico viene valutata un’eventuale violazione al codice della strada.
Il funerale
L’ultimo saluto allo studente è previsto per domani, 3 marzo, alle 15 nella chiesa di Segromigno in Piano, frazione nel cui cimitero verrà tumulata la salma.