Il Tirreno

Lucca

Tragedia sul lavoro

Operaio morto a Fornaci di Barga, l’ipotesi è che gli abiti siano rimasti agganciati al macchinario

di Pietro Barghigiani
Nicola Corti e l’ingresso nello stabilimento Kme dove l’operaio ha perso la vita
Nicola Corti e l’ingresso nello stabilimento Kme dove l’operaio ha perso la vita

Primi esiti dell’autopsia, previsto un sopralluogo accurato in fabbrica

23 maggio 2024
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BARGA. Escluso il malore improvviso che avrebbe potuto fargli perdere l’equilibrio facendolo scivolare tra i rulli. Ipotesi concreta che gli indumenti siano stati agganciati dal macchinario provocando così un effetto trascinamento all’interno degli ingranaggi. Condannandolo senza scampo.

Si è conclusa a tarda sera l’autopsia sul corpo di Nicola Corti, 50 anni, di Barga, l’operaio rimasto incastrato e deceduto mercoledì 15 maggio lungo la linea del flottante per la produzione di ottone all’interno dello stabilimento di Fornaci di Barga della Kme. La circostanza come causa dell’infortunio mortale avrà bisogno di un’ulteriore conferma che sarà approfondita con un sopralluogo accurato nell’area dell’incidente mortale. Il macchinario dal giorno della tragedia è sotto sequestro proprio per consentire a inquirenti e consulenti di avere una fotografia aderente di quella che era la situazione al momento dei fatti.

L’autopsia, svolta dal professor Luigi Papi dell’ateneo di Pisa con i medici legali delle parti offese e della Kme, avrebbe escluso il mancamento come causa della caduta di Corti nel macchinario. Più probabile, ma da accertare con maggiore cognizione, lo scenario dei vestiti agganciati con istantaneo trascinamento fatale.

Il sostituto procuratore Laura Guidotti ha iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo Manuele Fanucci, direttore dello stabilimento Kme Italy in località Chitarrino a Fornaci di Barga e a Marco Miniati, dirigente responsabile della gestione dei processi aziendali e nel caso legale rappresentante della controllata italiana della multinazionale del rame. Sotto inchiesta, come persona giuridica, anche la società Kme in relazione all’ipotesi di illeciti amministrativi dipendenti dal reato.

I legali degli indagati sono Elisabetta Triggiani e Luigi Bertolucci, mentre la vedova di Corti (anche per la figlia 13enne) e la mamma sono assistite dagli avvocati Giacomo Ciardelli ed Eleonora Giuliani. Oggi sarà definito giorno e luogo dell’addio all’operaio con la sindaca di Barga Caterina Campani che ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino.

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