Il Tirreno

Lucca

Il ritratto

Morto nello scavo, la vita di Luca tra lavoro e famiglia. La moglie confidava alle amiche: «Non ho trovato un marito, ma un angelo»

di Michele Masotti

	A sinistra lo scavo, a destra Luca Giannecchini
A sinistra lo scavo, a destra Luca Giannecchini

Lucca: Giannecchini, 51 anni, era considerato uno degli specialisti più esperti nella posa delle tubature. Molto attivo nella comunità, aveva sempre una parola gentile per tutti

22 marzo 2024
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LUCCA. Lucia Sarconio, moglie di Luca Giannecchini, non perdeva l'occasione di ripetere alle sue amiche di una vita di aver trovato, più che un marito, un vero e proprio angelo. Un angelo che ora è tragicamente volato in cielo: il 51enne padre di famiglia è deceduto a Sant’Alessio. Era uscito di casa per andare a sostituire delle tubazioni, il mestiere che faceva da sempre, e non è più tornato.

Una coppia “da favola”

Una tragedia che ha colpito l’intera comunità di Cappella e delle zone limitrofe, che ora si ritrova a piangere la tragica morte di un padre di un bambino di 5 anni e una bimba di 2. Una coppia, quella formata da Luca e Lucia, che sembrava uscita direttamente da una favola: fidanzati da molti anni i due avevano mantenuto quello straordinario affiatamento, misto alla complicità, che il passare del tempo non aveva scalfito. Anzi, lo aveva rafforzato. Suscitando la sincera ammirazione di un'intera comunità.

Uno specialista nel suo lavoro

Lavoro, famiglia e partecipazione alla vita sociale del paese. Era questo il triangolo sul quale si basava l'esistenza di Luca Giannecchini. Dal punto di vista professionale, il 51enne era reputato uno degli specialisti più esperti nella posa in opera delle tubature. Non è un caso, infatti, che fosse tra i lavoratori più richiesti in questo settore. Un mestiere iniziato con il sodalizio, durato oltre venti anni, assieme al cugino Piero: i due avevano dato vita all'omonima ditta dedita a piccoli lavori edili.

La passione per i go-kart

Nel dicembre 2023, complice la pensione raggiunta da Piero, Luca era diventato dipendente della Edil Pizzi, azienda di Pescaglia. In questi quattro mesi, maledettamente pochi, il 51enne aveva conquistato i suoi colleghi, oltre che con le sue qualità professionali, con le doti caratteriali. Una solarità trasmessa anche ai compaesani di Cappella: Luca aveva sempre una parola gentile per tutti e quel sorriso sincero, che solo le persone umili hanno il potere di sprigionare sul proprio volto. Giannecchini, inoltre, era sempre disponibile ad aiutare la comunità per qualsiasi iniziativa di sfondo sociale, come del resto la moglie Lucia, che lavora al call center di Sistema Ambiente, molto attiva nella vita della locale parrocchia. Tra gli hobby condivisi con gli amici, per Luca uno dei più divertenti erano i go-kart. Per i non addetti ai lavori, si tratta di piccoli veicoli a quattro ruote dal cassetto tubolare d'acciaio, privi di sospensioni e dotati di motore a combustione interna, sui quali Luca sfidava alcuni amanti di questo sport nei circuiti toscani.

Il dolore

La notizia della sua morte ha sconvolto l’intera comunità di Lucca. Nella tremenda mattinata di ieri, anche il sindaco di Lucca Mario Pardini, assieme agli assessori Nicola Buchignani e Cristina Consani, si è recato a Sant'Alessio. «Un uomo di 51 anni ha perso la vita – scrive sui social il primo cittadino –. Credo che uscire la mattina di casa per recarsi al lavoro e non tornare più dai propri cari, sia inaccettabile per una società civile».

Ancora più duro il commento di Lorenzo Sichei, referente Flca Cisl della provincia di Lucca. «Episodi del genere sono una sconfitta per tutto il Paese – spiega il sindacalista arrivato sul posto –. Ci sono molti problemi. Anche a Lucca, nei giorni scorsi, abbiamo trovato delle situazioni critiche che sono state bloccate. Qualche volta, duole ammetterlo, pure i servizi ispettivi non arrivano».


 

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