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Attività storiche

Castelnuovo, dopo 120 anni chiude l’emporio dei giocattoli: «Pesano le vendite online e i gusti dei bambini sono cambiati»

di Michele Masotti
Castelnuovo, dopo 120 anni chiude l’emporio dei giocattoli: «Pesano le vendite online e i gusti dei bambini sono cambiati»

Dopo 120 anni cessa l’attività di “Giocattoli e cartoleria”. La titolare: «Ho ricevuto moltissimi attestati di stima: vuol dire che abbiamo lasciato qualcosa di buono»

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CASTELNUOVO. Il centro del paese perde un altro dei suoi negozi storici. Una di quelle attività che, quando si abbasseranno per l’ultima volta le serrande, porteranno via con sé un pezzo identitario di un’intera comunità. All’interno del suo “Giocattoli e cartoleria”, in oltre 60 anni di servizio, Giuditta Bonaldi ha visto entrare, crescere e diventare adulti diverse generazioni di castelnovesi. Se qualcuno aveva bisogno di libri scolastici, articoli di cancelleria, grembiuli, vestiti, giochi di qualsiasi tipo o del buon vecchio pallone “supertele”, la risposta di genitori e nonni era sempre la medesima: «Vai dalla Giuditta».

Sabato 30 la commerciante garfagnina, che aveva raccolto il testimone dell’allora emporio dalla suocera Sara Biagioni, chiuderà una storia lunga 120 anni: «Oltre un secolo fa ad aprire il negozio, allora situato in piazza del Duomo, furono Teresa e Paola Biagioni – ricorda Giuditta Bonaldi – ero poco più che una ventenne quando, insieme a mio marito Franco Pelliccioni (scomparso diversi anni fa ndr), iniziammo a occuparci del negozio. Mi dispiace da morire aver deciso di chiudere, per quello che ha rappresentato quest’attività non solo per la sottoscritta ma per il nostro paese. Era però l’unica scelta da compiere. La possibilità di acquistare prodotti online ha reso il nostro mestiere ancora più complesso, specie per chi gestisce un’attività in un piccolo paese. Oggi i bambini hanno cambiato abitudini su come divertirsi».

Fino a poco meno di una quindicina di anni fa, per esempio, di pomeriggio i ragazzini del capoluogo garfagnino si sfidavano nella piazzetta di via Fulvio Testi (dove si trova tuttora il negozio di Giuditta Bonaldi ) in combattute partite di calcio. «Ho perso il conto di quante volte abbia lanciato i palloni a tanti piccoli castelnovesi – sorride Giuditta – non appena è iniziata a circolare la notizia della chiusura dell’attività, sono stati moltissimi gli attestati di stima che ho ricevuto. Qualcuno ha cercato pure di farmi cambiare idea: vuol dire che qualcosa di buono in questi anni ho lasciato».

Persona molto attiva nella vita della comunità, è stata una delle anime del rione Centro-S. Antonio Crocifisso durante gli anni d’oro del Carnevale di Castelnuovo, Giuditta Bonaldi mostra un senso di amarezza per la situazione commerciale del centro: «Vedere quello che una volta era il salotto buono non solo del nostro paese ma dell’intera Garfagnana svuotarsi di negozi mi provoca un grande dispiacere. Da qui a fine 2023 so che altre attività commerciali chiuderanno. Speriamo che questa tendenza possa invertirsi il prima possibile».

Un appello accorato di una vera e propria istituzione, senza incarichi amministrativi ma con un grande amore per il proprio paese, che merita di essere raccolto.


 

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