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Lucca, cameriere picchiato in strada da due donne. Confcommercio: «In città tensione alle stelle»


	La zona della città teatro dell'aggressione 
La zona della città teatro dell'aggressione 

L’associazione denuncia intolleranza crescente tra residenti ed esercenti

01 agosto 2023
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LUCCA. Cameriere aggredito in centro storico da parte di alcuni residenti mentre getta i rifiuti all’isola ecologica: intervengono associazioni e sindacati.

Prendono posizione Confcommercio e i suoi sindacati provinciali Fipe ristoratori e Fipe baristi Lucca, a seguito dell’aggressione subita giovedì 27 luglio in centro storico da un dipendente del ristorante Mecenate, per mano di due donne residenti, mentre stava conferendo dei rifiuti a fine serata all’interno dell’apposita isola ecologica. Un episodio sgradevole che segnala un clima non particolarmente buono in centro storico su cui le associazione di categoria e i sindacati sono voluti tempestivamente intervenire.

«In primo luogo – si legge in una nota congiunta – intendiamo esprimere la nostra piena solidarietà al ragazzo, aggredito senza motivo mentre stava svolgendo semplicemente il proprio lavoro, nel pieno rispetto delle regole. Una solidarietà che estendiamo naturalmente all’amico e collega Stefano De Ranieri, imprenditore serio e professionale nonché titolare del locale per il quale lavora il giovane».

«Un episodio – proseguono Confcommercio e i sindacati Fipe – che è purtroppo spia emblematica di un clima sempre più teso che si respira all’interno del centro storico fra i residenti e gli imprenditori, contraddistinto da una crescente intolleranza nei confronti di locali che svolgono soltanto il loro lavoro, in modo attento e scrupoloso. Una intolleranza che, lo diciamo a chiare lettere, preoccupa non poco e merita urgenti riflessioni».


«In questo contesto – insiste la nota – si inserisce il lodevole tentativo dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Pardini, che ringraziamo per l’intento, di aprire un tavolo di confronto permanente fra imprenditori e residenti sul tema della movida, a ripresa di un percorso già intrapreso a suo tempo dalla precedente amministrazione. Siamo però ad evidenziare come le proposte emerse in passato a tavoli simili promossi proprio dalla precedente amministrazione, che ipotizzavano addirittura chiusure dei locali notturni alle 21, fossero e siano ancora oggi del tutto irricevibili da parte nostra. Se davvero si vuole aprire una vera concertazione con la nostra categoria, occorre farlo su proposte serie e ragionevoli».

«Da anni – chiudono Confcommercio e i sindacati Fipe – si sente parlare di episodi di schiamazzi e vandalismi notturni da parte di giovani, la cui responsabilità finisce poi con l’essere addossata quasi sempre ai locali. “La malamovida è diretta conseguenza della presenza di locali”, dicono alcuni: ebbene, questo luogo comune va smontato una volta per tutte. È noto, infatti, come una città spenta e buia sia terreno fertile per malintenzionati e anche giovani maleducati, molti dei quali peraltro sono soliti portarsi dietro da casa bottiglie di alcolici, acquistate magari in un discount per risparmiare. La vera movida – conclude la nota dell’associazione e i sindacati – invece è quella promossa dai nostri imprenditori ed è simbolo di divertimento sano e di aggregazione».

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