Jeremy non ce l’ha fatta, morto il 20enne finito con la moto contro l’acquedotto
Era stato portato a Cisanello in condizioni gravissime ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico
LUCCA. Non ce l’ha fatta. Jeremy Bianchi, il 20enne di Sorbano del Giudice che sabato pomeriggio in sella a una moto da cross si è schiantato contro l’arco dell’acquedotto Nottolini, è morto nella tarda serata di ieri all’ospedale di Cisanello, dov’era stato ricoverato subito dopo l’incidente. Il ragazzo è arrivato a Pisa con l’elisoccorso, in condizioni gravissime: a preoccupare era in particolare il forte trauma cranico che aveva riportato in conseguenze dell’impatto contro l’arco del monumento. Appena giunto in ospedale il giovane è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che però non è stato sufficiente a salvargli la vita. La notizia si è diffusa nella tarda serata di ieri sera, mentre amici e familiari erano in ospedale al suo capezzale.
Una tragedia che lascia sconcertati, l’ennesima avvenuta sulle strade della Lucchesia, dove nel post-pandemia i morti in incidenti stradali sono in allarmante crescita.
Il calvario di Bianchi ha avuto inizio attorno alle 15,30 di sabato: Jeremy era in sella a una Kawasaki Kx, una moto da cross, sulla via di Sorbano, una strada che conosceva bene visto che abita a poche centinaia di metri. Cosa sia successo in quei momenti non è chiaro, di certo c’è che la moto si è schiantata su una delle colonne dell’acquedotto del Nottolini, sopra il cartello che indica il ristorante “Casina delle Rose” per poi finire accanto alla sede stradale. Nell’urto Bianchi è stato sbalzato contro l’altra colonna, dalla parte opposta della sede stradale. I primi a prestare soccorso al ragazzo sono stati un uomo che viaggiava a bordo di una Fiat 500, il cui eventuale coinvolgimento nell’incidente al momento non risulta, e un amico di Jeremy che lo seguiva su un’altra moto a pochi metri di distanza. Quest’ultimo avrebbe quindi assistito al sinistro e la sua testimonianza sarà utile per ricostruirne la dinamica.
Subito è stato dato l’allarme: la centrale operativa del 118 Alta Toscana ha inviato sul posto l’automedica e l’ambulanza infermieristica da Lucca. Sul posto anche i vigili urbani che hanno effettuato i rilievi e informato il sostituto procuratore di turno, la dottoressa Laura Guidotti. I soccorritori del 118 si sono subito resi conto che la situazione era grave e pertanto hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso Pegaso, che è atterrato in un campo a poca distanza dal luogo dell’incidente. Nel frattempo sul posto è arrivata Deborah Favilla Piercecchi, madre del ragazzo, sconvolta per l’accaduto. Jeremy è stato intubato e trasportato in volo a Pisa, dove purtroppo ieri sera il suo cuore ha smesso di battere. Rabbia e sgomento ora attanagliamo amici e familiari, sconvolti per l’accaduto. Oltre alla madre Deborah, che il gennaio gli aveva dedicato un video sui social per festeggiare i suoi 20 anni, Jeremy lascia il padre Egidio, una sorella di 26 anni e un fratello di 25. l
G. P.
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