Sarà liberato e definitivamente chiuso l’immobile abbandonato in via Torino
L’annuncio ad Altopascio dopo una mozione della minoranza che chiedeva di intervenire
ALTOPASCIO. Sarà liberato, chiuso e definitivamente messo in sicurezza il grande immobile abbandonato in via Torino che nel corso degli anni è diventato luogo di occupazione abusiva. Ne dà notizia la sindaca Sara D’Ambrosio, ripercorrendo anche l’iter seguito insieme a forze dell’ordine, prefettura e curatela fallimentare dell’impresa e rispondendo all’annunzio di una mozione da parte dell’opposizione.
La mozione
Il documento era stato annunciato in mattinata dai consiglieri di opposizione Valerio Biagini, Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Simone Marconi, Fabio Orlandi e Luca Bianchi: «Stiamo ricevendo continue segnalazioni da parte dei residenti in via Torino e nelle vie limitrofe sullo stabile abbandonato e oggetto, ormai da anni, di occupazione abusiva. Una situazione che sta andando a peggiorare con il passare del tempo e che è diventata inaccettabile – scrivevano –. Dai racconti che abbiamo sentito, ma anche da quanto abbiamo appreso nel corso degli anni sui giornali, lo stabile è oggetto di occupazione abusiva e a nulla sono serviti gli interventi, che risalgono ormai a molto tempo fa, delle forze dell’ordine che avevano allontanato alcuni occupanti salvo poi vederli ritornare indisturbati».
Ad allarmare i residenti delle abitazioni vicine sono i continui movimenti di persone, che danno da pensare che all’interno non solo vivano molti di loro, ma anche che quello stabile sia scenario di eventuali atti criminosi. «Le condizioni della costruzione non sono in nessun modo adatte a viverci e chi la occupa mette in pericolo se stesso ma anche chi abita vicino», dicono i consiglieri facendo riferimento ai due incendi che negli anni scorsi hanno interessato il cantiere, uno all’esterno ed uno all’interno».
L’annuncio
Nel pomeriggio il Comune ha spiegato che oggi si terrà, in prefettura, il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, richiesto dal sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio e convocato già dalla scorsa settimana, con l’obiettivo di gestire le procedure di liberazione e poi di definitiva chiusura dell’immobile abbandonato di via Torino così da impedirne l’accesso non autorizzato. A dirlo è lo stesso sindaco, che da mesi lavora insieme a Polizia Municipale, Carabinieri di Altopascio e curatore fallimentare del fabbricato per reperire le risorse necessarie per sostenere gli interventi di definitiva chiusura della struttura e per ottenere l’autorizzazione da parte del Tribunale. Autorizzazione arrivata a fine gennaio.
«Sono mesi che stiamo lavorando con il curatore fallimentare per procedere con gli interventi di chiusura definitiva della struttura – spiega –. Un lavoro delicato dovuto alla complessità in cui verte la procedura fallimentare: il curatore, infatti, ci ha presentato una situazione non ottimale da un punto di vista economico in riferimento proprio al fallimento, da cui inizialmente sembrava conseguire, date le ristrettezze finanziarie, una scarsa disponibilità a intervenire per mettere in sicurezza l'immobile, come consigliato dall'amministrazione, al fine di renderlo inaccessibile. Il curatore però, proprio in considerazione delle richieste dell’amministrazione comunale e anche in conseguenza delle segnalazioni più volte pervenute dai residenti, si è attivato insieme a noi rispetto alla necessità di trovare una soluzione e ha interpellato direttamente il creditore ipotecario per ottenere (anche economicamente) la definitiva chiusura del fabbricato. La richiesta è andata a buon fine. E due settimane fa è arrivata l’autorizzazione del Giudice delegato. A seguire ho chiesto la convocazione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza con l’obiettivo di coordinare al meglio le operazioni insieme alle forze dell’ordine».
La sindaca d’Ambrosio spiega di non essere «solita non rispondere agli attacchi strumentali della minoranza ma in questo caso c’è stato un lavoro coordinato tra tante persone e tra istituzioni diverse, che è giusto e doveroso affermare e rivendicare. Se i consiglieri avessero voluto collaborare o mettersi a disposizione avrebbero potuto informarsi (bastava una telefonata), così da evitare la diffusione di notizie non fondate, che rischiano anche di compromettere l’efficacia delle operazioni di polizia, e l’ennesima brutta figura, . Chiudo dicendo che questo immobile, che da oltre dieci anni crea disagio ai residenti di quella zona, sarà demolito grazie alla realizzazione del sottopasso ferroviario: lo stesso sottopasso che i gruppi e i partiti di minoranza non vogliono portare a compimento».