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In attesa della rinascita definitiva la Rocca Ariostesca si svela

In attesa della rinascita definitiva la Rocca Ariostesca si svela

Due mesi di apertura straordinaria per mostrare i lavori fatti sino a qui

07 agosto 2022
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CASTELNUOVO.  Un progetto da oltre 5 milioni di euro, dove i disegni su carta iniziano a prendere forma. La Rocca Ariostesca si svela al pubblico con l’apertura straordinaria che da venerdì andrà avanti fino al 2 ottobre, quando tornerà il cantiere per l’ultimo lotto di lavori. Ma nel Cinquecentenario dell’arrivo di Ludovico Ariosto in Garfagnana, il sindaco Andrea Tagliasacchi ha voluto fortemente questa apertura di circa due mesi prima dell’inaugurazione ufficiale del 2023.

Al momento sono visitabili il piano terra e il primo piano, mentre il secondo piano e l’ascensore panoramico che porterà fino alla torre saranno completati nei prossimi mesi. Sarà una Rocca in versione Castello di Atlante del Furioso. Tanti gli ospiti che hanno risposto all’invito del sindaco, il quale si è rivolto alla platea partendo dai messaggi del ministro della cultura Dario Franceschini e del senatore Andrea Marcucci, per poi salutare le autorità presenti, tra cui il prefetto Francesco Esposito, il vice questore Mario Barbato, il sindaco di Lucca Mario Pardini e quello di Manching (città gemellata con Castelnuovo) Herbert Nerb, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, quello di Lucca Crea Francesca Fazzi, i vari sindaci della Garfagnana e il presidente della Regione Eugenio Giani, insignito della presidenza del comitato scientifico per il recupero della Rocca.

«Abbiamo superato anche il Covid, le difficoltà legate ai lavori e per questo ringrazio tutte le ditte che hanno partecipato all’opera – dice Tagliasacchi – sveliamo il progetto di restauro facendo vedere qualcosa che trascina la fantasia. Questa è un’intuizione di Mario Dezzi Bardeschi a cui siamo grati. Alziamo un velo per i nostri cittadini. Siamo partiti nel 2014 con il tetto e poi con sala Suffredini e oggi lanciamo la Rocca nel fantastico. Dezzi Bardeschi ha consegnato il progetto, lo ha firmato poi ci ha lasciato, è uno di quegli incontri che tocca la vita di un amministratore. L’idea è quella del Castello di Atlante del Furioso, un castello appunto incantato». Marcello Bertocchini ha parlato di «esempio virtuoso dell’Art Bonus». Il prefetto Esposito si è soffermato su come certi momenti siano storici per territori, mentre il sindaco di Lucca Mario Pardini ha espresso stima per il collega di Castelnuovo. Francesca Velani, coordinatrice del progetto “Castello incantato”, ha spiegato cosa troveranno i visitatori in questi due mesi: «Una Rocca già comunque restaurata e completamente accessibile, aperta, luminosa e con tante connessioni».

A Vincenzo Suffredini, tecnico comunale responsabile del procedimento, il compito di ringraziare le oltre 40 ditte che hanno lavorato all’opera e gli architetti Aldo Gherardi e Marco Lenzi che hanno seguito la parte dei lavori di restauro iniziati il 18 novembre 2019. «Si rigenera qualcosa di eccezionale – ha poi concluso Giani – la Rocca sarà un punto di riferimento e di richiamo turistico. La Toscana si sta confermando, anzi, sta crescendo come regione che attrae turisti. Importante è stimolare e attrarre con qualità culturale come avviene in questo caso».

La visita della Rocca inizia dal nuovo ingresso situato sotto l’arco di piazzetta Ariosto. Nel corridoio iniziale si incontra il guardaroba e il desk dell’accoglienza. Poi si apre la prima stanza espositiva dove è collocata temporaneamente la mostra Ariosto22. Da qui si possono raggiungere le vecchie prigioni in cui sono ancora evidenti i segni lasciati dai prigionieri e si transita accanto agli scavi della stanza segreta, scoperta ad aprile. L’intervento su questa stanza, che potrebbe svelarne altre, riprenderà in autunno con la supervisione della Soprintendenza. Si passa poi nell’atrio principale, quello che era una volta l’ingresso e che oggi sarà l’uscita, sovrastato dalla passerella a forma di nave che connette spazi della Rocca. Da qui la scalinata conduce ai nuovi spazi recuperati nella zona dell’ex archivio con una piccola sala convegno e la mostra del maestro Antonio Possenti. Si prosegue poi verso la sala delle Volte, dove si svolgeranno i primi convegni di questi giorni, e poi ancora sul terrazzino che affaccia su piazza Umberto e su una nuova stanza pensata e allestita per i bambini. Alcuni videowall accompagnano la visita con immagini e rendering del progetto che andrà avanti nei prossimi mesi col recupero del secondo piano , con spazi ancora più importanti, e con l’ascensore panoramico che permetterà di salire fino alla torre che ospita l’orologio.

I lavori sono stati seguiti per il Comune dai geometri Vincenzo Suffredini e Sara Valdrighi. Il primo lotto è iniziato nel 2014, col rifacimento del tetto con 522mila euro da Regione e Fondazione Crl, curato dagli architetti Piero Luigi Biagioni e Marco Ferrando e affidato alla ditta Lorenzini. Il secondo lotto ha visto il completamento dei lavori al tetto e il rifacimento di sala Suffredini, lavori terminati a marzo 2016 per altri 500mila euro, avuti dalla Regione. Col terzo lotto, è iniziata la ristrutturazione della Rocca e la creazione del polo museale: 3.129.475,74 euro di cui 2.321.554,74 dal ministero della Cultura, 207mila euro dalla Regione e 600mila euro dalla Fondazione Crl. In questa fase è iniziato il lavoro degli architetti Gherardi e Lenzi e della ditta esecutrice, la Pro.Ge.Co. di Coreglia di Altan Pilavi con Massimiliano Tonini capocantiere. Il quarto ultimo lotto, già finanziato e già con progetto esecutivo, prevede il completamento del museo e la realizzazione dell’ascensore panoramico: 604 mila euro dal bando cultura 2022 del Ministero e altri 250mila euro dalla Fondazione Crl per un totale di 854mila euro che portano il totale complessivo a 5.005.475,74 euro.

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