L’autoanalisi del centrosinistra «Ecco perché ha vinto Pardini»
Incontro di “Sinistra con” con Antonio Floridia, grande esperto di consultazioni «Ha funzionato l’alleanza con Barsanti, che ha un elettorato molto fidelizzato»
LUCCA. È passato poco più di un mese dalla notte del 26 giugno, culminata con l’elezione a sindaco di Mario Pardini, ma le analisi sul voto amministrativo proseguono con un occhio rivolto, e non potrebbe essere altrimenti, su quanto potrebbe accadere alle politiche di domenica 25 settembre. Buona partecipazione di pubblico giovedì sera al circolo Arci di Sant’Alessio per l'incontro virtuale, organizzato dalla lista Sinistra Con, con Antonio Floridia, referente dell'osservatorio elettorale della Regione Toscana. Cosa è successo?, oltre a essere il nome dell'iniziativa, è la domanda che continua ad aleggiare nel centrosinistra lucchese. Capire le ragioni di una sconfitta, se interpretata nella maniera corretta, possono essere i primi passi per tentare di prendersi la rivincita nelle urne tra cinque anni.
Tornata nazionale e locale che hanno come trait d'union un quadro estremamente frammentato andato poi, nel caso di Lucca, a ricomporsi in un apparentamento decisivo per il risultato finale. «Solitamente quando si verificano queste alleanze, gli elettori al secondo turno non le premiano, ma in questa circostanza è successo esattamente l'opposto – esordisce Floridia –. Barsanti, a conti fatti l'ago della bilancia, ha dimostrato di avere un elettorato fidelizzato che lo ha seguito nella scelta di appoggiare Pardini. Non è nemmeno giusto dire che il centrosinistra abbia perso dei voti rispetto al 12 giugno: semplicemente il centrodestra ha potuto attingere da un bacino potenzialmente superiore. Va anche detto, inoltre, come al primo turno si sia paradossalmente più motivati a recarsi alle urne per la presenza anche dei candidati consiglieri».
Spostando l'attenzione sui dati dell'affluenza, Floridi non dipinge un quadro così fosco come il 42 per cento del secondo turno potrebbe far credere. «Quando si studiano questi numeri, bisogna sempre ricordarsi di come siano inseriti nelle liste elettorali residenti all’estero. Se alle nazionali queste persone possono votare per corrispondenza, alle comunali dovrebbe recarsi fisicamente alle urne e, chiaramente, nessuno di questi va a votare. Ragion per cui, andrebbe considerato questo 42 per cento come un effettivo 50 per cento di votanti. Lucca, comunque, dal 2005 a oggi è passata dall'essere l'enclave democristiano della Toscana a diventare pienamente contendibile».
In vista delle politiche, per Floridia il Partito Democratico, alfiere del campo largo, non ha la necessità di stringere un'alleanza con Italia Viva. «Da questo accordo, anche in Toscana, il Pd avrebbe solo da rimetterci – sintetizza Floridia –. Letta deve guardare a una coalizione che sappia intercettare le istanze dei cittadini».
Soddisfatto dell'esito della serata il consigliere comunale Daniele Bianucci, organizzatore dell'incontro che ha visto anche un vivace dibattito finale. «Alla fine l'accerchiamento contro il candidato del centrosinistra si è rilevata una mossa efficace – dice Bianucci –. Interessanti anche le spiegazioni di Floridia su come ci debba essere un campo largo alle prossime politiche per sconfiggere il centrodestra. Questo sarà il primo di una serie appuntamenti che porteremo avanti in modo da mantenere un filo diretto con la nostra base».