Asl: pochi medici ovunque
L’azienda sanitaria interviene sulla vicenda dell’80enne rimasto tre giorni in barella. «Ci spiace se ne sia andato, ma è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso»
LUCCA. Tre giorni al Pronto soccorso, l’odissea di un’80enne lucchese al San Luca continua a far discutere. Il giorno dopo l’articolo del Tirreno, Asl invia una breve replica sull’accaduto, in risposta anche alle dichiarazioni del consigliere comunale Alessandro Di Vito sulla situazione generale del Pronto soccorso. «L’affollamento nei diversi Pronto soccorso della nostra Asl, della Regione e nel resto del Paese, è ormai purtroppo una costate». La azienda sanitaria interviene sull’argomento dopo le dichiarazioni del consigliere Di Vito. «Sicuramente sia come Regione Toscana, sia come ASL Toscana nord ovest, si stanno mettendo in atto tutte le possibili procedure per assumere personale da inserire nelle strutture di emergenza e urgenza che sono sotto pressione da ormai troppo tempo. Purtroppo i risultati non sono consolanti anzi, al contrario, sono deludenti perché le diverse selezioni o concorsi vanno regolarmente deserti e il personale in servizio si trova a fare i conti con una realtà nuova ed inedita come la carenza di sanitari e l’aumento esponenziale degli accessi».
«Il Pronto soccorso di Lucca, nel panorama generale, non è un’eccezione ma rispecchia una tendenza comune a tutti i territori, inoltre il caldo di questa estate ha aumentato il carico di lavoro e il Covid ha messo in difficoltà il personale già ridotto. L’aumento di posti letto, decisione organizzativa che spetta alla Asl e alla Regione, non sarebbe risolutivo se non in minima parte».
«La Asl continuerà a cercare soluzioni che possano venire incontro a tutti gli operatori sanitari che giornalmente, con sacrificio e spirito di servizio, garantiscono professionalità e assistenza alla cittadinanza». Sull’episodio specifico dell’anziano rimasto tre giorni al Pronto soccorso che snervato ha firmato per andarsene, l’Asl dice: «Ci spiace che il signore di 80 anni abbia abbandonato il Pronto soccorso ma, come ha sottolineato la figlia, è stato seguito con attenzione e ed è stato sottoposto a tutti gli esami strumentali e clinici (2 Tac, protocollo cardiologico, holter, accertamenti al torace, ecc) per escludere che vi fossero danni a livello cardiologico o neurologico».
La carenza di personale, dunque, persiste e non sembra un problema di facile soluzione. L’idea di arruolare gli specializzandi a Lucca non ha dato risultati. Solo in due avevano scelto il San Luca ma subito prima di firmare il contratto hanno cambiato idea. Ora la Regione corre ai ripari: la giunta ha dato il via libera all’attivazione di due nuovi concorsi per assumere medici di medicina d’urgenza e di medicina interna e apertura alle iscrizioni ai corsi Deu. Sperando che basti.