Il Tirreno

Lucca

Felpati sottopagati, nasce il movimento: “Lucca Crepa” in difesa dei diritti

Federica Scintu
Felpati sottopagati, nasce il movimento: “Lucca Crepa” in difesa dei diritti

A pochi giorni dall’inizio del festival, la protesta non si placa: «Un guardiano notturno per dieci ore guadagna 34 euro» 

27 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





LUCCA. A pochi giorni dall’inizio del Lucca Comics & Games la protesta per la paga dei felpati non si smorza. Anzi. Si organizza. E mentre nella chiesa di San Francesco si fa il punto con la “squadra” che prenderà servizio negli stand, fuori c’è chi fa volantinaggio per sottolineare quanto siano bassi gli stipendi dei lavoratori che durante il festival si occupano del controllo degli accessi ma anche dell’attività di reception e della gestione delle code oltre a garantire il controllo degli stand anche durante la notte. Sono tutti ragazzi che hanno lavorato come felpati, parcheggiatori o guardiani notturni nelle precedenti edizioni dei Comics che hanno dato vita a un movimento, “Lucca Crepa”: un nome che vuole sottolineare, spiegano, «che nel Lucca Comics qualcosa non va, che si è appunto creata una crepa visto che si tratta di una manifestazione che ha incrementato i propri utili fino a sfiorare i 20 milioni di euro riuscendo contemporaneamente a dimezzare gli stipendi dei lavoratori».

Un movimento che «non si è costituito con un atto ufficiale - spiega uno dei referenti, Marco Pisani - ma che a livello nominale esiste da tre settimane mentre gli incontri sono cominciati già dalla passata edizione poiché le contribuzioni dello scorso anno sono identiche a quelle di quest’anno». Pisani parla di un centinaio di persone che gravitano attorno al movimento a cui si aggiungono anche ragazzi e ragazze che sostengono la loro causa. «Un felpato - scrive in una nota Lucca Crepa - ossia un operatore di fiera a tutti gli effetti, viene pagato 4.60 euro all’ora, ossia meno di un panino. Lavora almeno dieci ore al giorno, senza pranzo o cena, o parcheggio che si dovrà pagare ma anche senza alcun servizio igienico dedicato. Un guardiano notturno ha la sorte peggiore con una paga netta di 3.40 euro all’ora, sempre senza pasti, servizi igienici dedicati e parcheggi».

Per quanto riguarda il guardiano notturno infatti, Pisani racconta che il «turno più gettonato è quello dalle 22 alle 9 durante il quale viene richiesto di controllare il perimetro esterno e nei casi in cui è previsto anche l’interno dello stand. In ogni stand ci sono minimo due guardiani che non sono armati e non possono intervenire fisicamente: se accade qualcosa devono chiamare le forze dell’ordine. La paga netta per chi fa il turno alle 22 alle 9 è di 34 euro». Mentre i parcheggiatori guadagnano tra i 10,74 euro lordi e i 9,81 euro lordi all’ora a seconda della mansione. Intanto Lucca Crepa non esclude di organizzare una protesta nei giorni dei Comics. «Sulla dichiarazione che hanno fatto Lucca Crea e Gsi Security sul Tirreno un mese fa - afferma ancora Pisani - in cui dicevano che sulle paghe c’era stato un errore materiale è una dichiarazione falsa perché quella è l’esatta retribuzione in busta paga di questi dipendenti. Loro hanno dichiarato le paghe sono quasi il doppio: forse si riferivano al lordo ma al netto la retribuzione è quella. 3,40 per i guardiani notturni e 4,60 per i felpati».

Sulla bassa paga dei felpati era già intervenuto il presidente di Lucca Crea, Mario Pardini, lo scorso 11 ottobre dicendo che «quella è la paga prevista dal contratto nazionale» e che per una società pubblica quale è Lucca Crea è impossibile aumentare il loro stipendio «perché si andrebbe contro il codice degli appalti». Ma secondo Lucca Crepa invece qualcosa poteva essere fatto, già a luglio. «Le soluzioni ci sarebbero - dichiara - ma non si sono volute trovare nel bando o nell’inquadramento professionale. I felpati che vengono assunti all’ultimo livello dei servizi fiduciari, contratto del 2017, sono invece a tutti gli effetti degli operatori di fiera quindi rientrerebbero nel contratto nazionale del settore terziario. Il ritorno economico dovrebbe esserci anche per chi tiene in piedi la manifestazione che sono centinaia di dipendenti».
 

Primo piano
Ciclismo: l’evento

Giro d’Italia, in Toscana esplode la festa rosa: in migliaia a Torre del Lago per la partenza della sesta tappa – La diretta