Il Tirreno

Lucca

I Bacchettoni e la congrega del silenzio

Luca Cinotti
I Bacchettoni e la congrega del silenzio

L’origine del nome della strada, fra religione, storia e leggenda

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LUCCA. Non tutte le strade del centro storico di Lucca sono piccole, anguste, tuose. Spesso, vicino alle Mura, si trovano via più ampie. È il caso di via dei Bacchettoni, “protagonista” della puntata di oggi dell’inziativa del Tirreno e degli Instagramers #viedilucca.

Come spesso accade, sull’origine dei nomi delle strade non c’è una concordia assoluta. Ma incrociando diverse fonti si può azzardare un’ipotesi per una intitolazione così curiosa.

Tutti concordano, infatti, che la storia parte da una congregazione religiosa, che con tutta probabilità si può indicare con quella degli Angeli custodi. Che - secondo Umberto Nicolai - avevano una caratteristica: partecipavano alle processioni nel silenzio più assoluto. Tanto è vero che, per questo comportamento, vennero soprannominati “van chetoni”. Da uno storpiamento di questo appellativo sarebbe poi derivato “Bacchettoni”. Ma come si arriva all’intitolazione della strada nella parte est del centro?

Bene, pare che proprio a questa conclusione si sia rrivati quando Martino Bernardini concesse alla congregazione dei Bacchettoni un terreno nella via di San Jacopo alla Tomba, come si chiamava anticamente. Proprio in quel terreno la congregazione cominciò a organizzare eventi e momenti di incontro. Così, piano piano, il nome della strada si trasformò in “ai Bacchettoni”, arrivando fino al giorno d’oggi. Stesso nome anche per la palestra costruita durante il fascismo e che oggi è da troppo tempo in attesa di recupero.

Il progetto. #viedilucca è un progetto del Tirreno e dei local manager di Instagramers Italia, Luca Silva e Andrea Dovichi. Ogni settimana, il martedì mattina, troverete sul giornale il racconto di una strada, a partire dall’origine del suo nome, corredato dalle foto dei nostri instagramers. La nostra convinzione, infatti, è che proprio con i nomi e con le storie che nascondono possano essere dipinti i ritratti delle nostre strade, che sono percorsi non solo materiali ma, spesso, anche nelle storie e nel vissuto di tutti i lucchesi.


 

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