Il Tirreno

Lucca

Un manichino col cappio contro il pericolo amianto

di Flavia Barsotti
Un manichino col cappio contro il pericolo amianto

Misterioso doppio blitz all’ex Colged e all’ex Uba Uba tra scritte e murales e un unico slogan: «Sei tu che uccidi Lucca o è Lucca che uccide te?»

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LUCCA. Due scritte misteriose sono comparse, a meno di una settimana l'una dall'altra, sugli edifici dell'ex Colged all'Arancio e dell'ex Uba Uba a San Concordio, con tanto di volantini affissi e installazioni.

«Sei tu che uccidi Lucca o è Lucca che uccide te?», recitano i murales senza riportare alcuna firma o logo riconducibile a movimenti locali, sebbene le simili modalità di apparizione dei messaggi e la comunanza delle espressioni utilizzate, facciano pensare a una stessa mano. Tutto ha avuto inizio nella notte fra sabato 6 e domenica 7 agosto, quando sulla facciata dell'ex Colged, con una bomboletta spray di colore scuro, qualcuno ha composto la frase sibillina.

In alto, appeso a un cappio, un grande manichino penzolante, vestito da addetto ai lavori: pantaloni arancioni, scarpe da ginnastica, camicia a quadri e caschetto giallo per la sicurezza. E ai lati della porta d'ingresso, tanti cartelli con la storia dell'azienda dal 1952.

«Gli operai hanno maneggiato, per oltre vent'anni, fibra di amianto senza guanti o maschere», si legge nel resoconto che arriva fino al 2015, con la notizia dell'immobile messo all'asta. «Un centinaio di operai ammalati, decine di morti. Nessun colpevole, nessun risarcimento» continua, citando i nomi di coloro che sarebbero deceduti prematuramente. A svettare sul muro, anche un triangolo con un teschio disegnato: lo stesso apparso nella notte fra martedì 9 e mercoledì 10 agosto all'esterno dell'ex Uba Uba.

Qui, sui fogli bianchi appesi sopra al cantiere, ancora una volta, la storia della struttura fino ai giorni nostri. «Giugno 2016: iniziano i lavori di smantellamento – si legge alla fine – fra le parti da rimuovere anche numerose scorie d'amianto. La conclusione dei lavori è prevista per il 2017, ma l'unica certezza che accompagna questo luogo da vent'anni è l'abbandono, la corruzione e la speculazione».

E ancora, in grassetto: «R-Uba R-Uba, non teme la concorrenza, R-Uba R-Uba un'esplosione di convenienza». A fianco, oltre alla grande frase in nero riportata anche sulla Colged, «sei tu che uccidi Lucca o è Lucca che uccide te?», una seconda installazione: una massiccia palla da demolizione attaccata a un palo che, muovendosi, dovrebbe simbolicamente abbattere l'edificio, come mostra il buco nero raffigurato.

Ai piedi, invece, un mucchio di sassi circondato dai birilli arancioni, solitamente utilizzati per segnalare i lavori in corso.

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