Il Tirreno

Lucca

Il lavoro va così così Vado al mercatino e vendo le mie cose

di Flavia Barsotti
Il lavoro va così così Vado al mercatino e vendo le mie cose

Mettere insieme qualche euro aiuta il bilancio familiare Posti esauriti per le bancarelle delle carabattole

30 luglio 2012
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LUCCA. Uno stand al mercatino delle cose usate per mettere insieme qualche euro in più. Tutte le occasioni sono da cogliere quando il lavoro manca o arranca. Infatti, non è un caso se per partecipare al mercatino delle carabattole, che si svolge periodicamente al foro Boario (organizzato da LuccaIn) c’è la lista di attesa. Non solo un modo per svuotare la soffitta o per recuperare spazio nell’armadio: tanti, tra quelli che vi partecipano non nascondono di vivere tempi di particolare magra. Anche i piccoli proventi dalla vendita di cose proprie possono essere d’aiuto.

Curiosando fra i banchi del Foro Boario i si incontrano le storie più vere. Ridono e si abbracciano Patrizio Bacci e Claudio Romani, l’uno geometra, l’altro pensionato. Si sono conosciuti al mercatino anni fa e, da allora, si ritrovano ogni volta.

«Vendo tutto, anche l’anima pur di fare qualche soldo», scherza Claudio. E racconta che «c’è tanto lavoro dietro l’allestimento di un banco: il sacrificio di una giornata sotto il sole e la messa in vendita di oggetti cari. Lascia un po’ l’amaro in bocca quando vengono offerti sol 50 centesimi per un oggetto che per te vale molto di più». Ma Claudio crede nei mercatini e continuerà a farli, nonostante, dice «le tante macchine là fuori e la troppa poca gente che esce con il sacchetto in mano». E d’accordo Patrizio che ha notato, rispetto all’anno scorso, un calo del 30% di vendite e, rispetto a tre anni fa, addirittura del 50. «Ho venduto sei tazzine a 5 euro – racconta – nemmeno un euro l’una».

Ma c’è anche chi, come Renza Rugani, partecipa per tenersi occupata. Bracciali, orecchini, collane, rigorosamente fatti a mano. «Sono vicina alla pensione – spiega – e avevo bisogno di trovare un diversivo che non mi facesse pensare troppo a mia madre malata di Alzehimer. E poi, a questo lavoro, posso dedicarmi stando accanto a lei».

Anche per Ilda De Ranieri e Tiziana del Papa è un appuntamento a cui non mancare, nonostante, abbiano registrato un notevole calo di vendite da settembre del 2011.

«Abbiamo anche abbassato i prezzi – affermano – ma i clienti scarseggiano lo stesso». Eppure, Tiziana ammette che, per via delle difficoltà a lavoro, guadagnare qualche cosa le farebbe proprio comodo.

Più associazioni sono presenti al mercatino; a loro lo spazio è concesso a tariffa dimezzata. «Mettiamo in vendita tutto, dagli oggetti degli operatori a qualcosa degli anziani – raccontano allo stand della Pia Casa – e, a volte, riusciamo a mettere insieme cifre sostanziose». Grazie al mercatino delle Carabattole, qualche tempo fa, hanno recuperato i soldi per acquistare una cucina per gli anziani di cui erano sprovvisti. Del resto, in tempi di crisi, le donazioni sono poche e i fondi scarseggiano. È quanto racconta Nadia Fantoni, presidentessa dell’associazione che aiuta i laringectomizzati.

Intanto gli organizzatori spiegano per per l’edizione di settembre del mercatino è già tutto esaurito.

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