Salanetti, scontro sul ricorso al Tar per lo stop alla richiesta di sospensiva
La minoranza contro la giunta che replica: «Serve per velocizzare i tempi»
PORCARI. Accusa la minoranza: «Sul ricorso contro l’impianto a Salanetti l’amministrazione ha ritirato la richiesta di sospensiva». Risponde la giunta: «È una scelta del legale per discutere subito nel merito il ricorso davanti al Tar».
Il caso Salanetti tiene banco più a Porcari che a Capannori, comune in cui trova la sede del contestato progetto di riciclaggio di pannolini, assorbenti e pannoloni e anche di scarti tessili.
Barbara Pisani, capogruppo de “La Porcari che vogliamo” afferma: «Con la nostra mozione del 10 settembre, avevano ottenuto che il Comune di Porcari facesse finalmente ricorso al Tar contro l’autorizzazione dell’impianto, rilasciata da Regione lo scorso 11 agosto. Non solo. Avevano anche convinto l’amministrazione Fornaciari a chiedere, in via cautelare, la sospensione dell’efficacia dell’autorizzazione, al fine di impedire l’inizio dei lavori, almeno fino a che il Tar non si fosse espresso sul ricorso. A margine dell’udienza del 15 ottobre, Menchetti riesce solo a dire, a mezzo stampa che il Tar ha fissato l’udienza per il 28 gennaio 2026. Per capire che fine aveva fatto la richiesta di sospensiva abbiamo dovuto fare accesso agli atti, perché l’Amministrazione lo ha deliberatamente tenuto nascosto. Del resto, la candidatura di Roberta Menchetti a fianco di chi l’impianto l’ha sostenuto e autorizzato non poteva certo farci ben sperare. Ma non ci potevamo immaginare che l’amministrazione Fornaciari voltasse per l’ennesima volta le spalle al paese di Porcari».
Respinge la contestazione la giunta guidata da Leonardo Fornaciari fornendo una spiegazione tecnica al ritiro della richiesta di sospensiva. «Le accuse lanciate dal gruppo di minoranza La Porcari che vogliamo sono gravissime e completamente false – si legge in una nota -. Il Comune non ha certo ritirato la sospensiva per scelta politica. Il legale ha ritenuto di adottare questa scelta per portare a casa il chiaro obiettivo di discutere a breve il ricorso e impedire la realizzazione dell’impianto, e solo dopo che il presidente del Tar ha proposto di fissare subito l’udienza di merito, già calendarizzata per il 28 gennaio 2026. Le accuse lanciate dal gruppo di minoranza La Porcari che vogliamo sono gravissime e completamente false. Il Comune di Porcari non ha certo ritirato la sospensiva per scelta politica. Il legale ha ritenuto di adottare questa scelta per portare a casa il chiaro obiettivo di discutere a breve il ricorso e impedire la realizzazione dell’impianto, e solo dopo che il presidente del Tar ha proposto di fissare subito l’udienza di merito, già calendarizzata per il 28 gennaio 2026. In quella sede verrà decisa la sorte dell’impianto a Salanetti: non in una sospensiva temporanea, ma nella causa vera, quella che può annullare l’autorizzazione. Forzare la mano, in un contesto in cui i lavori non sono iniziati, sarebbe stato non solo inutile, ma anche controproducente. “La Porcari che vogliamo, che ha pronunciato queste parole – dice l’amministrazione comunale – ne risponderà politicamente davanti ai cittadini, che prima o poi giudicheranno chi ha costruito questa campagna di disinformazione e chi invece lavora, con serietà, per difendere il territorio di Porcari».
La vicesindaca ha inviato tutti gli atti di questa vicenda al suo avvocato e «non esiterà, se i presupposti sussisteranno, a tutelare la sua persona in ogni sede»l
© RIPRODUZIONE RISERVATA
