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Media Valle, denunciato per tentata truffa agli anziani

Media Valle, denunciato per tentata truffa agli anziani

Fallisce la tecnica dell’auto di un familiare usata per una rapina

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CASTELNUOVO. La truffa con la tecnica dell’auto di un familiare usata per una rapina non ha funzionato. Non solo i bersagli sono stati risparmiati dal martellamento di telefonate degli autori dei raggiri. Una persona, campana, è stata denunciata per tentata truffa aggravata.
È stata una risposta efficiente quella dei carabinieri della Compagnia di Castelnuovo a difesa dai ripetuti tentativi di truffe che nei giorni scorsi si erano verificati nei confronti di diversi anziani in Garfagnana e nella Media Valle. Vengono raggiunti telefonicamente da soggetti che fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine tentano di mettere in atto l’ultima insidiosa trovata truffaldina. Far credere all’anziano che l’auto in possesso di un familiare sia stata utilizzata per fare una rapina in gioielleria. Quindi preannunciano l’arrivo di un carabiniere per escludere la corrispondenza dei preziosi custoditi in casa con quelli rubati. In questo modo fanno passare il messaggio che il controllo è necessario per scagionare il familiare coinvolto. Le segnalazioni al numero di emergenza del 112, suggerite da mesi alle fasce deboli della popolazione, hanno dato frutti. Grazie alle telefonate, i militari hanno fermato un giovane che, insieme a dei complici nascosti dietro le cornette, stavano contattando massivamente decine di numeri telefonici di potenziali vittime propinando la stessa ingannevole storia. Sette le telefonate di potenziali vittime che hanno messo in allarme i carabinieri. È stato attivato un dispositivo di prevenzione e ricerca nelle aree di Coreglia Antelminelli e Bagni di Lucca dove il giovane era in attesa in un’area defilata del via libera dei complici centralinisti per andare sull’obiettivo del primo anziano che fosse caduto nel tranello telefonico. I militari dopo il fermo gli hanno sequestrato tre telefoni cellulari, si ipotizza utilizzati per l’illecita attività, oltre ad attrezzatura idonea allo scasso e alla forzatura di serrature. Dopo l’identificazione del giovane le telefonate di allarme ai carabinieri si sono interrotte.

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