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Cancello chiuso e campi vuoti: la Scuola Calcio del Livorno entra in sciopero

di Alessandro Lazzerini

	Il cancello chiuso alle Cinque Querce dove doveva allenarsi la Scuola Calcio del Livorno
Il cancello chiuso alle Cinque Querce dove doveva allenarsi la Scuola Calcio del Livorno

Scaduto l’ultimatum delle ore 13: nessun contratto e gli staff si fermano. In tarda serata ecco la proposta della società: «Possibili solo rimborsi spese»

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LIVORNO. Tanto tuonò che piovve. Di avvertimenti gli allenatori della scuola calcio del Livorno ne avevano dati diversi, ma i contratti non sono arrivati e così ieri c’è stato lo sciopero. Il secondo della stagione dopo quello di inizio novembre, durato tre giorni e portato avanti dagli staff del settore giovanile. Nella giornata di ieri le annate 2013 e 2014 avrebbero dovuto allenarsi alle campo sportivo 5 Querce che però alle 15.30, come raccontano le nostre foto, è rimasto chiuso.

La situazione

«Finchè non arrivano i contratti noi non alleniamo». Il concetto degli allenatori della scuola calcio è molto semplice. A questo si aggiungo altre problematiche evidenti: i kit di rappresentanza e di allenamento Macron mai consegnati agli staff tecnici e medici e l’organizzazione logistica molto complessa visto il pellegrinaggio tra i campi della città, a causa dell'indisponibilità di Banditella (su cui i lavori comunque vanno avanti). Difficoltà che si potrebbero anche superare, stringendo i denti e con tanto amore per il Livorno, ma il non aver ricevuto ancora i contratti da quattro mesi ha portato gli allenatori a dire “stop”. La deadline, come vi avevamo raccontato, era per le ore 13 di ieri. Nessuna comunicazione concreta da parte della società e gli allenatori hanno ufficializzato lo sciopero. Alle 5 Querce cancelli chiusi e campi vuoti. Nessun allenamento. In tarda serata c’è stato un incontro alla presenza di Doga, Caprai e Dini più gli allenatori della Scuola Calcio e del settore giovanile. La proposta della società sarebbe quella di dare dei rimborsi-spese senza però contratto. Una formula che non garantisce la certezza della regolarità dei pagamenti. In questo caso tecnici e staff dovrebbero fidarsi della parola. Ora si tratta di capire cosa decideranno i vari collaboratori in modo autonomo. Oggi previste nuovi riunioni.

Le problematiche

Anche gli staff del settore giovanile non hanno ancora ricevuto i contratti . Nei giorni scorsi sembrava essere tutto ok, ma alla fine c’è stato un dietrofront. La questione è legata alla percentuale di rimborso che verrà pagata con “buoni pasto” o “buoni benzina” in modo da abbassare le tasse che la società deve pagare una volta superati i 5.000 euro annuali ad allenatore, che sono esentasse. Se la scuola calcio si è fermata, il settore giovanile per adesso va avanti ma con riflessioni piuttosto profonde, soprattutto per la Primavera che è a rischio stop. Vedremo se anche in questa direzione dovessero esserci delle novità nelle prossime ore. Domenica ci sarà una trasferta lunga e onerosa che sarà l’ennesima prova del nove. I Giovanissimi B saranno a Sassari per giocare contro la Torres. Vedremo l’evolversi della situazione.

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