Libertas, a Roseto la notte è amaranto
Una grande difesa e tanta solidità mentale: lo strappo decisivo nell’ultimo quarto grazie a Woodson e alla coppia Tiby-Tozzi
ROSETO. Le spine di Roseto sono diventate carezze per i colori amaranto. Questa terra è diventata casa e non conta la neve trovata lungo strada, non contano le ore di ritorno al volante nella notte più fredda del 2025 per il popolo amaranto che ha deciso di venire fin qua.
Gli Abruzzi sorridono ancora, 528 giorni dopo l’impresa che ha riportato la Libertas tra i grandi, al PalaMaggetti la doppia L firma un’altra impresa. Importantissima per la classifica e il morale. Piena di sostanza e di significati per la squadra. È la terza vittoria esterna. E non si dica che la Liofilchem è il fanalino di coda dell’A2, non si sminuisca questo colpo che ha riscattato pienamente il flop di Cividale spazzando via i dubbi emersi per l’atteggiamento poco convincente della squadra in Friuli.
La Libertas ha lottato, ha difeso duro, ha alternato uomo e zona sapientemente. Ha tenuto le potenti bocche da fuoco rosetane a quota 65. Soprattutto ha tenuto mentalmente, giocando con la testa e mai sciogliendosi. Lo racconta bene il momento clou della partita, quando dopo l’intervallo la squadra di Diana ha firmato il primo allungo schizzando sul più 10 (43-53) dopo i primi due tempi sostanzialmente in parità ma comunque condotti quasi interamente.
43-53 dicevamo, maturato grazie ad una difesa inox che ha costretto ad errori a raffica l’attacco abruzzese. Lì la Liofilchem ha avuto un sussulto, è rientrata in tre minuti, sfruttando anche un antisportivo fischiato a Valentini e annullando completamente il gap labronico fino al 53-53 del 29’. La Libertas avrebbe potuto sciogliersi, in trasferta, in un palazzetto che non era la bolgia vista un anno e mezzo fa in serie B, ma comunque storicamente ostico. E invece niente: tripla di Tozzi sul finale del quarto (quasi fotocopia a quella infilata sul finale del secondo tempino che aveva mandato la Libertas all’intervallo sul più 2, 37-39), e poi nuova accelerata nell’ultimo e decisivo tempo. Woodson, Tiby, ancora Tiby, tripla di Piccoli e in poco più di tre minuti i livornesi sono ritornati a mettere la distanza in doppia cifra 55-65 al 34’. Roseto ha tentato la reazione, ha alzato ancora di più l’asticella dell’agonismo e del nervosismo ma la Libertas è stata brava a non cedere mentalmente, con Woodson salito in auge e autore alla fine di 18 punti, macchiati solo da una percentuale dall’arco inusuale per lui (1/7).
Alla fine è stato un altro trionfo, che porta soprattutto la sigla dei due lunghi atipici a disposizione di Diana, Tiby e Tozzi, entrambi in doppia cifra, il primo in doppia-doppia (13 rimbalzi e 12 punti), il secondo un rebus irrisolvibile per coach Bassi, con il suo tiro dalla lunga e il suo gioco in penetrazione, sempre più giocatori tattici che rappresentano la vera forza della Libertas, insieme ad un Valentini finalmente tornato in regia e a un Piccoli in costante crescita, capace di colpire quando serve.
