Livorno, Esciua dritto per la sua strada
C’è stato il tentativo di ricucire con Mazzoni ma per ora le parti restano separate. L’obiettivo? Riportare Mosseri come dg
LIVORNO. Un tira e molla che non finisce mai. O forse no. Questa volta il rapporto tra il presidente Joel Esciua e il club manager Luca Mazzoni sembra davvero essere ai titoli di coda. La furiosa discussione di giovedì 13 novembre nel pomeriggio pare essere un punto di non ritorno.
É giusto procedere con cautela sulla situazione visto che già in passato tra i due c’erano già stati almeno un paio di duri diverbio, quasi ai livelli di quest’ultimo, e poi la frattura si era ricomposta. Se anche l’ex portiere dovesse salutare, il presidente resterebbe sempre più solo, in un Livorno che continua a perdere pezzi in ambito societario.
La situazione
Giovedì pomeriggio, come vi abbiamo raccontato, c’è stato un durissimo scontro tra Joel Esciua e Luca Mazzoni. Sono volate parole grosse, chi era nei pressi dello stadio ha sentito diverse urla e visto i due che sono arrivati faccia a faccia. Insomma, una lite pesante che sarebbe legata alla gestione dello store. Nella mattinata di ieri, 14 novembre, però, il presidente ha provato a contattare Mazzoni per cercare di ricucire le distanze e far rientrare il dirigente con il ruolo di responsabile del settore giovanile.
Niente da fare. Stavolta il club manager è fermo sulla sua posizione. Mazzoni ha sempre in sospeso le vecchie dimissioni (che erano state messe in naftalina, visto che nei giorni successi l’ex portiere ha lavorato per il settore giovanile) ma stavolta sembrano irrevocabili.
Se il presidente dovesse non accettarle (come accaduto qualche giorno fa), in questa occasione, a meno di clamorosi colpi di scena, il club manager lascerà lo stesso il proprio ruolo e il proprio impiego all’interno della società. Poi, lo ripetiamo, ormai di colpi di scena ne abbiamo visti tanti per cui niente può essere dato per certo.
Organigramma scarno
Un presidente, un direttore sportivo e una segretaria. Oltre al responsabile marketing e all’addetto stampa, che non hanno compiti tecnici o amministrativi, questa è la società del Livorno al momento. Un organigramma che forse può andare bene in Prima Categoria, non certo in una realtà professionistica. Andare avanti così è impossibile e negli ultimi mesi la società ha perso un pezzo dietro l’altro. Prima l’addio del direttore generale Vittorio Mosseri, poi l’indisponibilità di Massimiliano Casali (storico segretario e uomo chiave negli uffici amaranto), quindi adesso l’addio di Mazzoni veramente a un passo.
Proprio per ovviare a queste lacune evidenti in società, il presidente Esciua ha parlato con Vittorio Mosseri con l’idea di metterlo di nuovo nel ruolo di direttore generale. I due in estate si erano lasciati non benissimo, ma il patron in questi mesi ha visto come tante questioni che negli anni passati erano seguite da Mosseri, in questa stagione non abbiano portato gli stessi risultati. La “trattativa” continua. Esciua ha sempre voluto una società snella, ma è impossibile gestirla se non ci sono almeno 6-7 figure cardine.
Venturato a tutto gas
L’ultima settimana è stata a dir poco complessa in casa amaranto. Tra la scelta del nuovo allenatore, la contestazione dei tifosi e l’ultimo evento Esciua-Mazzoni. Insomma, mister Roberto Venturato ha subito capito che a Livorno non c’è niente di semplice o scontato. L’arrivo del tecnico ex Cittadella è senza dubbio la miglior notizia della settimana amaranto. Il suo impatto col gruppo è stato ottimo e anche nella riunione tecnica di giovedì allo stadio Picchi c’è stato grande feeling tra lui e la squadra. Uomo pratico che in campo ha già lavorato per portare le sue idee (ne parliamo sotto), dando esperienza e tranquillità a una squadra che ne ha davvero bisogno. Può essere lui la guida per uscire dal tunnel della crisi e ritrovare, almeno sul campo, un po’ di luce.
