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Il retroscena

Livorno, scintille e litigio tra Esciua e Salvetti

di Alessandro Lazzerini
Livorno, scintille e litigio tra Esciua e Salvetti<br type="_moz" />

ll racconto della lunga giornata di contestazione

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LIVORNO. É successo di tutto. Il sabato all’Armando Picchi è durato qualche ora, ma è sembrato infinito. Oltre alla tensione e alla sofferenza della partita, a bordo campo la contestazione è divampata verso la società e il presidente Joel Esciua. La spaccatura con la tifoseria è ormai insanabile e lo scontro totale. Ma andiamo a ripercorrere tutto ciò che è accaduto.

Diverbio col sindaco

Pronti, via e la gara inizia con lo sciopero annunciato da parte della Curva Nord Fabio Bettinetti. Quindici minuti di silenzio e il vuoto in mezzo al settore. A far rumore ci pensano i petardi lanciati dagli ultras amaranto. Al terzo (ne saranno stati lanciati una decina), il presidente Esciua sbotta e si rivolge al sindaco Salvetti, seduto di fianco a lui. Avrebbe voluto, nel dopo partita, un intervento del primo cittadino per schierarsi contro questo tipo di protesta da parte dei tifosi. Tra i due nasce un diverbio che va avanti per almeno cinque minuti. Uno scambio acceso di vedute. Poi la partita prosegue ed Esciua e Salvetti seguono la partita ognuno al proprio posto. A fine gara, un nuovo colloquio di chiarimento all’interno della tribuna centrale.

La contestazione

Sabato caldissimo era stato annunciato e sabato caldissimo è stato. Nel pre-partita la Nord è scesa nella pista sotto al settore per un confronto con la squadra. Il contenuto? “Possibilità di errore e abili finiti. Fate vedere quello che valete”. E così poi è successo, con una prestazione diversa dalle altre. Sul vetro della Nord era stato esposto lo striscione, già visto a Piazzale Montello: “Società di falliti e cialtroni: Esciua fuori dai coglioni”. Striscione rimosso dal vetro per ordine della Digos in seguito alle nuove normative di sicurezza ed esposto al centro della Curva. Nessuno stendardo, pezza o bandiera del Livorno, solo le bandiere della Palestina presenti. “Vendi il Livorno”, “torna a Betlemme”, “il Livorno siamo noi”, i primi cori dal sedicesimo minuto in avanti. Così per larghi tratti della gara e anche dopo il triplice fischio. “Esciua paga le bue” (i debiti in gergo labronico, ndr), un altro striscione apparso. La partita del mister Partita calda anche per mister Formisano che si giocava la panchina e l’ha salvata con i tre punti come successo anche dopo la gara col Bra. A metà primo tempo la Nord ha invitato, per così dire, Formisano ad andarsene. Il gol di Dionisi con l’abbraccio di tutta la squadra è stato un segnale chiaro da parte del gruppo. A fine partita Formisano si è stretto in un abbraccio con i suoi collaboratori. Mentre nel post gara la Nord ha ribadito con un coro contro di lui. Per la squadra qualche timido applauso e nient’altro.

Lucarelli band

In tribuna centrale presenti, come ormai accade da diverse settimane, anche Alessandro e Cristiano Lucarelli, insieme al figlio Mattia. Cristiano, come ha già spiegato a più riprese, non ha in mente di tornare sulla panchina amaranto. E in queste settimane è stato visto anche in diversi stadi di Serie B a seguire tante partite, in attesa della chiamata giusta. Cacciato Billeri Il clima nel Livorno non è comunque sereno. Dopo uno scontro verbale, il presidente Esciua avrebbe cacciato anche lo storico collaboratore della società Moreno Billeri. Il diverbio è proseguito anche ieri allo stadio e avrà degli strascichi.

Numeri in calo

Se sul campo il Livorno ha vinto con grande merito, sugli spalti la sconfitta rispetto a inizio stagione è evidente. Gli spettatori contro la Ternana furono 7mila, contro la Samb si arrivava a 3mila (nel conteggio ufficiale di 3.200 vengono inseriti tutti gli abbonati di default). Un entusiasmo e un “tesoretto” costruiti con la promozione dello scorso anno e disperso quando non siamo nemmeno a fine ottobre. In questo momento, solo i risultati possono aiutare un Livorno che deve vincere due volte: per garantirsi la salvezza e riavvicinare la propria gente. 

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