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Livorno-Sambenedettese, è un sabato di fuoco

di Alessandro Lazzarini

	Esciua
Esciua

Per Formisano è l’ultima spiaggia. Attesa la contestazione dei tifosi contro Esciua e la dirigenza

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LIVORNO. Il sabato più caldo. In termini di temperature sarà stato un giorno di luglio, con ogni probabilità, ma in casa Livorno è senza dubbio quello di oggi. Il clima attorno alla società amaranto è rovente, con la Curva Nord in dichiarata rivolta e, nel frattempo, una sfida da vincere a tutti i costi contro una Sambenedettese che è squadra da temere.

Sul campo è senza una giornata chiave, ma anche il rapporto tra tifoseria e società non è mai stato così basso. Gli scenari sono apertissimi e tutto può davvero succedere.

La contestazione

La giornata partirà con uno sciopero del tifo. Quindici minutin ei quali la Curva Nord entrerà nel settore e resterà sulle tribunette, lasciando vuoto lo spazio al centro. Al termine dello sciopero, ognuno al proprio posto. L’altra certezza sarà la contestazione nei confronti della società, oltre al presidente Joel Esciua, infatti, sono finiti nel mirino dei tifosi anche i suoi due più fedeli collaboratori, il club manager Luca Mazzoni e il direttore sportivo Alessandro Doga. Lungo il vetro della Nord si preannuncia un mega-striscione che inviterà Esciua a farsi da parte, per usare un eufemismo. E qui finiscono le certezze.

Resta da capire quanto dei 90’ sarà riservato alla contestazione e quanto alla partita, molto dipenderà anche dall’andamento della stessa, chiaramente. Così come il trattamento che sarà riservato alla squadra, adesso spalle al muro dopo aver “salvato” Formisano. Possibile che prima della partita si cerchi un confronto con i giocatori per ricordare, da parte dei tifosi, che adesso la responsabilità è tutta su di loro e c’è bisogno di una dimostrazione di carattere. Perché oltre ai limite tecnici questa squadra non ha dimostrato per ora neanche la grinta e la voglia di lottare che invece serve quando si ha l’amaranto addosso.

La partita

Mister Formisano dovrà fare a meno di Di Carmine per squalifica, di Welbeck, bloccato dai problemi fisici da approfondire, e con ogni probabilità di Haveri, vittima di un nuovo stop. Non al meglio Hamlili che però dovrebbe stringere i denti ed essere della partita, così come Cioffi che pare aver recuperato al meglio dal fastidio muscolare accusato la scorsa settimana. A livello di modulo il Livorno dovrebbe scendere in campo con un 4-2-3-1 che può trasformarsi anche in un 4-3-3. La difesa comunque sarà a quattro. In porta è pronto a tornare Seghetti, con Antoni a sinistra e Ghezzi favorito per l’out di destra. In mezzo coppia Noce-Monaco in vantaggio sugli altri. In mediana la certezza oggi è Odjer, con Hamlili che comunque dovrebbe essere al suo fianco. Il trequartista lo farà ancora Marchesi, con Cioffi pronto a partire da sinistra. La novità di giornata è Peralta. Per il livornese prima maglia da titolare in amaranto. Davanti obbligata la scelta di Dionisi, che deve ancora sbloccarsi in campionato.

Dall’altra parte la Samb è quarta in classifica e vuole riprendere il cammino dopo lo stop, con polemiche, contro il Ravenna. Squadra di carattere, con davanti l’ex Pisa Eusepi. Nei rossoblù anche il livornese Alessio Zini, difensore classe 1998. 

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