Livorno, due proposte per Esciua: fra piste e rumors spunta anche un big del calcio italiano – Cosa sappiamo
Il presidente non ha messo in vendita la società amaranto, ma negli ultimi giorni ci sono stati degli interessamenti forti: il punto della situazione
LIVORNO. Partiamo da un presupposto. Per parlare di una trattativa vera e propria ci deve essere uno che vende e uno che vuole comprare. Oggi Joel Esciua non ha messo in vendita il Livorno e dunque è saldo al timone della società. Ma resta il fatto che intorno alla società amaranto sono emersi diversi interessamenti, almeno due concreti e uno più defilato. Cerchiamo di capire come stanno le cose.
Rumors dall’Australia
Partiamo dalla pista più fragile. Da circa 40 giorni un imprenditore residente in Australia ha dato mandato ad alcuni suoi emissari italiani di verificare se ci sono società di calcio acquistabili in serie B e serie C. Uno di questi referenti, secondo alcune voci, sarebbe Fabio Cannavaro; non c’è invece Alessandro Diamanti, che pure vive e allena in Australia. Nella lista, abbastanza ristretta, è finito anche il Livorno, ma per ora non c’è stato nessun contatto diretto. E resta da capire se ci sarà. Dunque per il momento non è il caso di approfondire più di tanto.
Il patto di riservatezza
Pista molto più concreta quella che porta a un imprenditore italiano. Ma qui va spiegata bene una cosa: nomi o professioni in questo momento non vogliamo farli, perché una delle prime carte messe in tavola sarebbe stata il patto di riservatezza. Come dire, in sostanza: se esce fuori il nome, la trattativa salta. E visto che è bene che le parti si parlino senza interferenze, liberi quindi di stringersi la mano o di dirsi addio, noi abbiamo deciso di non andare oltre. Meglio mettere il bene del Livorno davanti a tutto.
Il terzo nome
C’è poi una terza pista. Che porta all’Emilia Romagna e al mondo delle costruzioni. L’interessamento arriverebbe da un imprenditore che opera nel comparto edile e che avrebbe anche altre partecipazioni nel mondo dello sport.
Il futuro
Adesso si tratta di capire cosa può succedere. Sembra che uno degli imprenditori interessati stia valutando un eventuale coinvolgimento delle figure di Alessandro e Cristiano Lucarelli. Ricordiamo che Alessandro ha già dei precedenti manageriali all’interno del Parma, società dalla quale si è staccato di recente.
A prescindere, naturalmente la prima discriminante è capire se il presidente Joel Esciua ha intenzione di vendere o comunque di ascoltare chi è interessato ad avviare una trattativa sull’Us Livorno. In questi casi, di solito, “ascoltare” è una prerogativa comune.
Chiaro che nella valutazione economica entrerebbe anche il Centro sportivo di Banditella. Che non è di proprietà ma ha comunque una concessione di 20 anni. Di certo questa è una società molto snella: pochissimi dipendenti (che lavorano bene ma sono davvero troppo pochi...) e monte ingaggi non alto. Perfetto per chi eventualmente vuole entrare per mettere proprie professionalità al comando.