Terremoto societario alla PL: si dimette. Farneti: «Non è più il progetto che avevo immaginato»
Il passo indietro è stato comunicato ufficialmente con una nota scritta a sua firma. Ora c’è da riscrivere velocemente il futuro sportivo della società senza perdere tempo
LIVORNO. Nemmeno 24 ore dopo l’assemblea dei soci di lunedì sera, una riunione fiume durata almeno tre ore, ieri pomeriggio il presidente della Toscana Legno PL si è dimesso. «Non è più il progetto che avevo immaginato, è la decisione più giusta».
Eppure il consiglio d’amministrazione, decaduto nei giorni scorsi per le dimissioni di 4 dei 5 soci, era stato riformato per aprire a nuovi soci, imprenditori in grado di concorrere rendere sempre più solido il futuro della società. Ieri, nel tardo pomeriggio il passo indietro del presidente è stato comunicato con una nota scritta.
«Scrivo queste righe per comunicare, in modo trasparente e diretto, la mia irrevocabile decisione di dimettermi dal ruolo di Presidente della società Pielle. Dopo aver comunicato ai soci e ai membri del consiglio di amministrazione la mia scelta, sento il dovere di condividerla anche con voi, affinché l’informazione sia completa, corretta e rispettosa del percorso che ho cercato di portare avanti fino a oggi. Si tratta di una scelta che nasce dalla necessità di restituire coerenza e dignità a un incarico che, nella stagione in corso e in particolare negli ultimi mesi, è diventato sempre più distante dai miei principi, dal mio modo di intendere la governance e dal progetto iniziale che avevamo immaginato. Già dal mese di maggio, mi sono trovato in totale minoranza decisionale all’interno del Consiglio di Amministrazione. Proprio in quel periodo – il 7 maggio e nuovamente il 27 maggio, alla vigilia della seconda partita di semifinale contro Ruvo di Puglia – la maggioranza degli amministratori aveva richiesto il mio immediato avvicendamento. Allora decisi di non accogliere tale richiesta, ritenendo che una sostituzione in piena fase playoff avrebbe potuto compromettere la serenità del gruppo squadra».
Ma non è tutto. La nota prosegue: «Oggi, conclusa la stagione sportiva, credo che non vi siano più le condizioni per proseguire serenamente il mio incarico, anche alla luce di alcune prese di posizione e comunicazioni che non condivido, né nei contenuti né nei modi».
Farneti qui fa riferimento anche ad un articolo pubblicato su queste colonne in riferimento ad un comunicato della società definito «non ufficiale», contenente informazioni «fuorvianti rispetto alla realtà dei fatti» di cui lui non era a conoscenza. «Un episodio che considero grave, e che purtroppo testimonia, ancora una volta, le difficoltà di gestione e le profonde divergenze emerse in questa stagione. Rassegno quindi le mie dimissioni nella convinzione che sia la decisione più giusta, per rispetto verso me stesso, verso il ruolo che ho ricoperto e verso chi crede ancora in un progetto sportivo fondato su trasparenza, correttezza e visione condivisa».
Contattato telefonicamente, Farneti preferisce non aggiungere niente più: serve tempo per metabolizzare, ci dice. Adesso, a dover andare avanti è la parte sportiva, dalla scelta del coach che guiderà la squadra la prossima stagione - Andrea Turchetto potrebbe essere riconfermato -, ma non si potrà perdere tempo. Era esattamente per evitare questo particolare che si era provato ad anticipare i temi del nuovo consiglio d’amministrazione. Adesso, invece, è tutto da rifare: non c’è più tempo da perdere. Va messa la pietra miliare sull’avvio della nuova stagione incaricando l’head coach, poi c’è da costruire il roster. Per il bene della PL e del suo popolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA