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Livorno, Esciua non “regala” Indiani. E adesso il Grosseto deve pagare

Livorno, Esciua non “regala” Indiani. E adesso il Grosseto deve pagare

Il tecnico ha un altro anno di contratto, il presidente vuole soldi per liberarlo

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Livorno. Livorno-Indiani: prove d’addio. Il tecnico amaranto è in vacanza dopo il successo di Teramo e sta aspettando novità sulla trattativa tra il club del presidente Esciua e il Grosseto che stanno trattando sulla cifra per il passaggio del mago di Certaldo allo Zecchini.

L'entourage di Paolo Indiani, chiaramente, supervisiona la situazione. In parallelo il Livorno sta lavorando sul profilo del nuovo allenatore, in vista di una Serie C che si preannuncia estremamente competitiva anche se con tanti nodi ancora da sciogliere.

La situazione

Le possibilità che mister Indiani rimanga alla guida del Livorno si avvicinano ogni giorno sempre di più verso lo zero. Il tecnico amaranto ha già un accordo biennale con il Grosseto, ma allo stesso tempo Indiani ha ancora un anno di contratto con il club labronico.

Cosa deve accadere quindi? Come per un qualsiasi giocatore tesserato, il Livorno e il Grosseto devono accordarsi sulla cifra per la quale il presidente Esciua possa liberare Indiani e lasciarlo firmare alla corte di Lamioni. L’impasse che c’è in questo momento è legato a questa situazione.

Verso il futuro

Se il Livorno è sempre più vicino a salutare il tecnico con cui è tornato in Serie C e ha vinto il titolo di Campioni d’Italia di Serie D, in parallelo prosegue la caccia al nuovo allenatore.

La situazione è quella che vi abbiamo descritto in questi giorni, con tre nomi sul tavolo della società amaranto. Il primo nome, per gradimento, è quello di Alessandro Formisano, ex Perugia e Pianese, ma su di lui c’è l’interesse della Juve Stabia che propone una panchina in Serie B, quindi molto allettante.

Se Formisano dovesse scegliere le vespe, il Livorno sarà costretto a virare su altri nomi. Le due alternative si chiamano Giorgio Gorgone e Antonio Buscé, con il primo reduce da un miracolo salvezza con la Lucchese (che poi ha dovuto alzare bandiera bianca per problemi societari), mentre l’altro è reduce dalla vittoria della Coppa Italia di Serie C e dalla qualificazione ai playoff con il Rimini. Gorgone è un nome nuovo, venuto fuori negli ultimi giorni, mentre le quotazioni di Buscé hanno avuto degli alti e bassi: era tra i papabili già un anno fa prima dell’arrivo di Indiani, sembrava il favorito venti giorni fa, poi era stato messo da parte, mentre adesso è di nuovo in auge. E il presidente Esciua ci ha insegnato a non dare mai nulla per certo nelle sue trattative. Di sicuro entro una settimana-dieci giorni serve una decisione, così da partire subito sul mercato.

Quale serie C?

In vista della prossima stagione sono tanti i tasselli che dovranno andare al loro posto per comporre il lotto delle 60 partecipanti ai tre gironi di Serie C.

Intanto si attende la perdente del playout di Serie B tra Sampdoria e Salernitana, senza dimenticare il fallimento della Lucchese con la Pro Patria che è in pole per la riammissione.

Domani la Covisoc esaminerà le richieste presentate da tutte le altre squadre con la Spal che ha già alzato bandiera bianca, nonostante abbia presentato la richiesta all’ultimo tuffo.

Attenzione anche alla situazione della Triestina e a qualche altra squadra pericolante. In caso di ripescaggio la prima squadra ammessa sarà l’Inter Under 23, poi il Ravenna come ripescata dalle vincenti dei playoff di D, quindi, se dovesse esserci un terzo posto, toccherà a una retrocessa dalla C.

 

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