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Il Livorno batte Bra e ora si gioca lo scudetto col Siracusa: qual è la città in pole per la partita

Il Livorno batte Bra e ora si gioca lo scudetto col Siracusa: qual è la città in pole per la partita

Doppietta di Dionisi, il giovane Ciobanu para un altro rigore e alla fine è festa coi tifosi

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BRA. Giusto così. Dopo una stagione come quella che sta per andare in archivio, il Livorno va a giocarsi il titolo di Campione d’Italia di Serie D contro il Siracusa, che ha superato 1-0 l’Ospitaletto anche in Lombardia dopo il 3-2 dell’andata. Il 4-1 maturato sul campo del Bra dà la dimensione dello strapotere amaranto.

Ci si può raccontare quello che si vuole: il caldo, le motivazioni, la tenuta fisica. La verità è che la squadra di Paolo Indiani è forte, fortissima per la categoria. Non solo per il suo girone, che ha vinto in carrozza. Anche nella Poule Scudetto i numeri parlano chiaro: 12 gol segnati in 4 gare e solo 5 subiti contro tre squadre che avevano vinto più o meno in scioltezza i loro raggruppamenti. E a questo punto è giusto giocarsi la pur platonica palma di squadra più forte della Serie D contro l’organizzato Siracusa, che nella regular season ha vinto l’agguerrita concorrenza della Reggina solo all’ultima giornata. Un lussuoso antipasto di Serie C quello che aspetta gli amaranto domenica 8 giugno.

Dove? Un’ipotesi è quella dello stadio “Gaetano Bonolis” di Teramo ma l’ultima parola spetta alla Lega Nazionale Dilettanti, che in settimana deciderà.

L’approccio alla gara degli amaranto è positivo. Regoli, che tornava dal primo minuto dopo diverso tempo, ha gamba e idee nonostante il grande caldo, colpendo un palo e le condizioni per un’altra occasione colossale su cui il portiere del Bra dice di no a lui e ai successivi tentativi da distanza ravvicinata di Marinari e Dionisi. La gara si sblocca comunque poco dopo. Al 20’ Bonassi viene abbattuto in area da Legal (che si becca il giallo) e il Livorno sblocca meritatamente il match: dal dischetto Dionisi mantiene la sua proverbiale freddezza e segna il suo sedicesimo gol stagionale con un tocco beffardo che fa fuori l’attento Ribero, che non ci arriva ma intuisce il lato.

Il vantaggio è meritato, ma gli amaranto forse inconsciamente paghi, cominciano a lasciare un po’ di campo al Bra, che ha un’occasione d’oro per l’1-1 al 35’ ma Ciobanu non si fa sorprendere chiudendo miracolosamente lo specchio della porta ad Aloia. La spinta piemontese però si esaurisce in fretta e nel finale del primo tempo il Livorno mette in cassaforte la finale con un’azione da categoria superiore che Jacopo Marinari conclude trafiggendo il portiere di casa con un fendente che finisce la sua corsa in fondo al sacco pochi istanti prima della fine dei due minuti di recupero assegnati da Mazzer di Conegliano.

Neanche il tempo di ripartire con il secondo tempo che Dionisi pone fine alla contesa siglando la sua personale doppietta con una conclusione imprendibile per Ribero su prezioso assist di Vieri Regoli.

La gara diventa poco più di un allenamento, anche perché il gran caldo si fa sentire e il Bra capisce che la sua missione, già difficile in partenza, è diventata impossibile. Al 17’ arriva il gol della bandiera dei padroni di casa: Pautassi imbuca per Minaj che a tu per tu con Ciobanu non sbaglia. Il Bra rialza la testa dopo l’1-3 e al 20’ ha una doppia chance: prima Ciobanu toglie dall’incrocio un colpo di testa di Sganzerla, poi Minaj sempre di testa centra il palo. Ma non è finita: Vallini commette un fallo in area e l’arbitro concede il rigore al Bra. Ciobanu si conferma fenomeno e neutralizza il tiro dagli 11 metri di Costantino.

Nel finale c’è tempo e gloria anche per Simone Rossetti (strepitosa la sua stagione) che riceve un assist ben calibrato da Arcuri e col sinistro fa secco il povero Ribero per il 4-1. Adesso manca solo lo Scudetto, poi finalmente il Livorno saluterà, speriamo per sempre, i dilettanti.

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